L'omicida di Maria Luisa Fassi, la tabaccaia uccisa sabato scorso con ferocia nel suo negozio ad Asti, ha agito in un arco di tempo compreso tra i 5 ed i 7 minuti. E' la ricostruzione fatta dagli inquirenti, sulla base delle testimonianze raccolte. Nel suo insieme, invece, il caso resta ancora un rebus: tutte le piste investigative restano aperte e si cerca sempre l'arma del delitto. Oggi nella tabaccheria-rivendita di giornali, in corso Volta, è tornato per un altro sopralluogo il magistrato Luciano Tarditi che coordina le indagini condotte dai carabinieri. Con lui c'era il medico legale che domani mattina effettuerà l'autopsia. Il comando provinciale dell'Arma ha istituito una squadra di investigatori dedicata al caso a cui collaborano anche i Ros mentre domani sera nel centro di Asti sfilerà una fiaccolata, una "manifestazione pacifica, senza colori politici" organizzata da due gruppi distinti gruppi di cittadini astigiani "per chiedere sicurezza". Gli investigatori stanno incrociando le testimonianze raccolte finora sentendo decine di persone: parenti, amici negozianti vicini, clienti della tabaccheria che la vittima gestiva con il marito, mentre prosegue l'esame dei filmati, 60 ore in totale, delle telecamere. Si indaga anche nella vita provata della tabaccaia: si tratta - precisano i carabinieri del comando di Asti - di "una prassi consolidata per ricostruire l'accaduto". Stamane è stato ascoltato tra gli altri il marito, nel pomeriggio i figli, di 20 e 25 anni, e la sorella. Si tornerà poi a sentire amici, amiche e altre persone che conoscevano la donna. Da tre giorni il marito di Maria Luisa Fassi ed i genitori sostano davanti alla camera mortuaria dell'ospedale 'Cardinal Massaia' di Asti. Non hanno parole di rabbia per l'omicida, preferiscono restare in raccoglimento: "Pregate per il bene di tutti, questo avrebbe voluto che dicessi", sono le uniche parole del vedovo, Valter Vignale, 54 anni. "Abbiamo ricevuto tanti fiori e ne siamo grati, - aggiungono i genitori, Piero e Pina Fasi ma vorremmo invitare a fare offerte per le missioni della Congregazione delle Figlie di Nostra Signora della Pietà di Asti, le suore che gestiscono anche la mensa sociale astigiana". Dopo il nulla osta del magistrato, i funerali si svolgeranno nella Collegiata di San Secondo.
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