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DORA BALTEA. Emergenza per la messa in sicurezza del territorio. Non ci sono soldi

DORA BALTEA. Emergenza per la messa in sicurezza del territorio. Non ci sono soldi

Frana (foto d'archivio)

Territorio a rischio ma non ci sono soldi per la sistemazione idrogeologica. I Comuni hanno le tasche vuote e la Regione ha chiuso in buona parte i rubinetti dei contributi, nonostante gli interventi definiti "d'urgenza". La situazione è allarmante nei Comuni della Dora Baltea Canavesana e inutili sono gli inviti del Prefetto ai Sindaci ad adottare tutte le misure preventive per evitare calamità naturali, specie con l'arrivo delle piogge autunnali, che già hanno portato disastri in varie parte d'Italia. Basta pensare al dramma di Genova o anche andare con la mente ad una decina di anni or sono, quando l'alluvione in Canavese ha portato acqua, detriti e sfollamenti. Preoccupanti, seppure in misura minore, le piccole frane che si verificano di volta in volta, come a Settimo Vittone l'estate scorsa. "Per la completa messa in sicurezza – concordano gli amministrarori - occorrono finanziamenti che non sappiamo se e quando arrivano". Si stimano opere per un milione e mezzo. Ad Andrate, per esempio, occorre costruire un canale scolmatore per contenere lo spasmo dei rii, mentre per Borgofranco è prioritaria la sistemazione idraulica di rio San Germano e rio dei Mulini, a Settimo Vittone quella del Rio Calamia. A Nomaglio va completato il canale di gronda con la messa in sicurezza contro la caduta massi. Alcuni interventi, benchè di minore entità, sono in corso a Borgofranco, Andrate, Nomaglio, Settimo Vittone, grazie a fondi arrivati in seguito all'alluvione del 2003. In passato altre opere sono state realizzate e già per un costo di oltre un milione di euro. Ma non basta. La Regione alza le spalle ed anzi ha chiesto ai Sindaci di far pervenire un elenco delle priorità.

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