Questa volta ci credevamo un po’ tutti. Dopo l’inizio stentato e le cinque, meravigliose vittorie consecutive dell’Italia maschile conquistate in questo Europeo, la finalissima contro la Danimarca sembrava poterci finalmente regalare quel titolo continentale a lungo inseguito e sempre sfuggito per una manciata di punti. Purtroppo, invece, non è andata così e l’Italia, con un po’ di rammarico, si mette al collo la medaglia d’argento, l’ennesima, la quinta dopo quelle del 2005 (Helsinki), 2009 (Belfast), 2013 (Pesaro) e 2017 (Madrid). Troppo forte e concreta la Danimarca, capace di andare a segno ad ogni drive e di arginare senza troppi patemi l’offense italiana, implacabile nelle ultime cinque partite e autrice di prestazioni ‘monstre’ quanto a punteggi e spettacolarità. Avrà probabilmente pesato la stanchezza di due partite giocate al 100%, perché l’Italia vista in campo nella finale non sembrava la stessa di questa mattina: più nervosa, imprecisa, arrendevole in difesa e meno straripante in attacco. La Danimarca, che all’esordio di questo Europeo ci aveva battuto con un solo punto di scarto, qui ha dominato la partita dall’inizio alla fine, chiudendo sul punteggio di 53 a 35 e mostrando una capacità di gioco di una precisione ed efficacia mostruose.
“E’ stato un grande torneo, siamo tra le migliori squadre d’Europa”, ha commentato coach Giorgio Gerbaldi. E ha ragione, perché il flag football giocato e visto a Gerusalemme è senza ombra di dubbio il migliore mai espresso sino ad oggi nel Vecchio Continente, e il fatto che l’Italia continui a tenere il passo, salendo ripetutamente sul podio significa che nel nostro Paese si sta lavorando bene. Il secondo posto di oggi qualifica l’Italia ai Mondiali di Copenhagen del prossimo anno e questo è l’ennesimo fiore all’occhiello di una disciplina che all’Italia sta regalando grandi soddisfazioni.
Settimo posto, invece, per la Nazionale femminile, che oggi ha sfoderato una grande prova di orgoglio, battendo la Russia per 20 a 13 e portando il bilancio di questo europeo a 3 vittorie e 3 sconfitte: netto miglioramento rispetto a Madrid 2017, ma ancora tanta strada da fare per riuscire a competere alla pari con le migliori squadre del Continente.
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