L'Italia della canoa slalom riparte senz'acqua. Nessuna rapida, nessuna pagaiata né sfide a cronometro per i canoisti dello slalom italiano in raduno infatti tra le Dolomiti. Per ripartire alla grande, e puntare in alto, lo staff tecnico azzurro guidato da Daniele Molmenti ed Ettore Ivaldi ha portato le squadre senior e junior italiane in Valgrande, nel Comelico, tra sentieri, montagne e incontri importanti. In due di questi l'Italia ha incontrato Danilo Callegari, esploratore ed esperto di sport estremi, e lo scrittore Mauro Corona, donandogli la maglia azzurra e ricevendo in cambio una serata di grande arricchimento durante la quale lo scrittore, alpinista e scultore italiano che vive a Erto e Casso, località legate al Vajont, si è rivolto direttamente agli atleti parlando dell'acqua e della passione con la quale vivere ogni cosa: "Bisogna avere rispetto dell'acqua, e voi che siete canoisti sapete bene l'importanza di questo elemento senza il quale non potreste fare ciò che vi piace - ha detto Mauro Corona - rispettatela e non abbattetevi se le cose dovessero andar male. E per puntare al successo, amate ciò che state facendo, fatelo con passione e siate pronti a far fatica".
Un primo collegiale azzurro autunnale della canoa slalom, iniziato dopo tre giorni di allenamento congiunti nel Centro Federale del canale piemontese di Ivrea, per spostarsi poi in Valgrande, Comelico, in provincia di Belluno, per una sessione diversificata di allenamento “di ripresa” dove i ragazzi azzurri delle squadre junior e senior hanno potuto svolgere sedute di preparazione atletica in palestra e all’aria aperta, oltre a numerosi incontri con specialisti delle differenti aree riguardanti l’attività sportiva e la preparazione fisico-mentale dell’atleta. La grande estensione del territorio, le caratteristiche dei paesaggi e il panorama offerto dalle Alpi fanno del parco una palestra a cielo aperto, che ha regalato agli azzurri un ideale luogo in cui praticare trekking e hiking.
IL PUNTO DEL DT AZZURRO DANIELE MOLMENTI: “Abbiamo passato qualche giorno in Valgrande, a Padola, nel Comelico, con la squadra nazionale di junior, under e senior per vivere un momento condiviso di formazione e test - commenta Daniele Molmenti - niente canoa in acqua per i ragazzi che, invece, hanno piacevolmente scoperto ambienti alpini nel cuore delle Dolomiti, apprendendo i moderni strumenti di psicologia sportiva e incontrando personaggi del mondo dello sport e non solo. Con la direzione tecnica e tutto lo staff tecnico stiamo inoltre analizzando la stagione passata e le performance degli atleti attraverso valutazioni in palestra e sul pagaiergometro per avere uno screening personale del momento e costruire assieme la programmazione per gli obiettivi 2018".
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