ISLAMABAD, 10 SET - Italia e Pakistan celebrano in questi giorni il centenario della loro collaborazione scientifica sulla catena himalayana del Karakorum, dove sorge il K2, la seconda montagna piu' alta del mondo conquistata dagli italiani nel 1954. Fu infatti nell'estate del 1913 che il Duca degli Abruzzi e il chirurgo torinese Filippo De Filippi partirono per una spedizione scientifica nel Karakorum, la ''dimora delle nevi'', situata tra Pakistan e Cina, che ancora oggi e' ricordata come una delle piu' straordinarie esplorazioni dell'epoca. L'anniversario e' celebrato con un programma di quattro giorni diviso tra Islamabad e la cittadina himalayana di Skardu, con una rassegna di film sulla montagna inaugurata da Sameena Baig, la prima alpinista pachistana che ha scalato l'Everest, una mostra fotografica di De Filippi e diversi seminari. L'evento e' stato organizzato dal Comitato Everest-K2-Cnr e dall'Universita' Internazionale del Karakorum con il patrocinio dell'ambasciata d'Italia. Intervenendo all'inaugurazione della kermesse ieri sera davanti a un folto pubblico alla National Art Gallery di Islamabad, il presidente del comitato scientifico Agostino da Polenza ha ricordato ''la speciale relazione'' tra i due Paesi sulla catena del Karakorum. ''Questa regione montuosa che ospita il ghiacciaio del Baltoro - ha detto - ha tutte le caratteristiche che ci fanno amare le montagne, ovvero la maestosita', la potenza, la verticalita', l'armonia, i colori, la luce e poi ovviamente l'eccezionale presenza del K2''. Federico Bianchi, responsabile della cultura all'ambasciata d'Italia a Islamabad, ha tracciato un dettagliato excursus storico parlando di quando per la prima volta il Duca degli Abruzzi attraverso' la catena ''creando un ponte ideale tra i due Paesi''. Dopo di lui molti altri alpinisti e ricercatori italiani sono arrivati, a partire da Ardito Desio che e' giunto nel 1929 per la prima volta e poi insieme a Lino Lacedelli e Achille Compagnoni conquisto' la vetta del K2 nel 1954. Desio ha continuato a frequentare la catena del Karakorum fino a pochi anni prima della sua morte nel 2001. A queste spedizioni e' stato dedicato un museo realizzato dall'Italia a Skardu nel 2004 in occasione del cinquantenario della conquista. Attualmente l'Italia e' impegnata con diversi progetti di sviluppo in Pakistan per un valore totale di 226 milioni di euro. Uno di questi e' il Social Economic Environmental Development Project (Seed) finanziato con una parte dell'ex debito pachistano nei confronti dell'Italia convertito per attivita' di sviluppo sociale e economico come previsto da un'intesa siglata nel 2009. Seed e' gestito dal comitato Everest K2 Cnr con la Karakorum International University, insieme ad altre istituzione italiane, pachistane e internazionali. Nella mostra di De Filippi si possono ammirare circa 300 ingrandimenti in alta risoluzione sul paesaggio, la natura e la cultura della regione del Karakorum, frutto del lavoro compiuto nella spedizione del 1913-1914. Il materiale e' conservato nella Societa' per gli Studi Geografici di Firenze. Il festival del cinema si e' invece aperto con il film ''In the Heart of Asia'' ("Nel cuore dell'Asia''), girato dal giornalista e scrittore Stefano Ardito e dedicato alla storica attraversata di tre mesi e mezzo della inaccessibile catena himalayana da Skardu fino a Kashgar, in Cina.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.