Si intitola “Il cibo all’alba del terzo millennio” il saggio di Mara Antonaccio edito da Nerosubianco che sarà protagonista dell’ultimo appuntamento degli incontri con l’autore del calendario 2019 della Biblioteca civica di Lanzo. La presentazione si terrà sabato 19 ottobre, alle ore 16.30, presso il Salone Atl, in via Umberto I. Biologa nutrizionista ed esperta dell’età evolutiva e della nutrizione sportiva, partendo dalla propria esperienza professionale e personale, Mara Antonaccio propone una sorta di manuale d’uso sul cibo fra storia ed evoluzione dei costumi, salute e diete, sostenibilità delle produzioni ed eccessi alimentari (da contenere). Il cibo influenza la nostra vita, nel senso che può contribuire a migliorarla oppure al contrario può peggiorarla sotto molti punti di vista: emotivo, biologico, salutistico. Prende le mosse, nella sua breve introduzione, da questa apparentemente semplice considerazione l’autrice di questo volume che con grande onestà intellettuale racconta in prima persona i danni provocati al suo organismo da una dieta ipernutritiva a cui fu sottoposta, in buona fede, dalla mamma nella nativa San Severo di Puglia. Giunta a sfiorare i 120 kg a 37 anni, Mara Antonaccio ha saputo dare una svolta alla propria esistenza con coraggio e determinazione ma anche con un approccio mentale critico verso l’industria alimentare e le sue “sirene ammaliatrici” che spesso ci inducono a consumare più di quanto sia realmente necessario. È un tema di grande attualità quello affrontato dall’autrice, tema sul quale la Regione Piemonte ha da poco manifestato la propria attenzione con l’istituzione – all’inizio di settembre - del “Tavolo di consultazione sulla salute alimentare”, una sorta di Stati Generali della salute alimentare che coinvolgono i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali di categoria, dell’Industria agroalimentare, del Commercio, dell’Artigianato, degli organi pubblici di controllo, dell’Università di Torino, degli Enti e delle Fondazioni interessate, oltre che le Direzioni degli assessorati alla Sanità e all’Agricoltura e singoli esperti di settore. “La cura del cibo riveste un’importanza prioritaria nella qualità della vita dei cittadini e riguarda l’intera filiera alimentare” ha commentato l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi. E come dargli torto? “Siamo quello che mangiamo” asseriva nell'Ottocento il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach. Senza considerare che dalla qualità e dalla quantità di cibo che produciamo dipende non soltanto la nostra salute ma anche quella dell’ecosistema e del pianeta Terra nel suo insieme. Al cibo occorre, dunque, prestare sempre la massima attenzione.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.