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TORINO. Aulularia, la pentola d'oro con la Compagnia della Rosa dei 20

TORINO. Aulularia, la pentola d'oro con la Compagnia della Rosa dei 20

Teatro

L'Ass. Culturale La rosa dei 20, con la sua Compagnia Teatrale della Rosa, ha il piacere di informarvi che il prossimo 28 novembre alle 21 a Torino, presso il Teatro Giulia di Barolo, proporrà il suo successo "Aulularia e la pentola d'oro".

Lo spettacolo e la Compagnia, alla recente rassegna "Bosconero pieno di luci", edizione 2015, ha ricevuto ben 5 riconoscimenti:

1° premio migliore attrice non protagonista Chiara Vercellini 

2° premio migliore attrice protagonista Daniela Ventura

2 premio miglior scenografia 

2 premio miglior regia 

3 premio miglior spettacolo 

E' possibile prenotare i biglietti per lo spettacolo direttamente sul sito dell'associazione www.larosadei20.org tramite il calendario eventi.

Aulularia di Plauto, "La pentola d'oro"

Foto e video dello spettacolo:

http://www.larosadei20.org/teatro/aulularia-e-la-pentola-doro/

Regia di Roberto Bena

Traduzione di Nicholas Bena

Luci e Suoni di Daniele Zaffaroni

Interpreti:

Lare : Tiziana Lugli 

Eunomia : Renata Vitali 

Megadoro : Roberto Bena 

Euclione : Francesco Fratarcangeli 

Stafila : Daniela Ventura 

Congrione : Romina Braggion 

Antrace : Alessandro Brondi 

Strobilo : Nicholas Bena 

Pitodico : Chiara Vercellini 

Liconide : Marco Mancin 

Fedria : Elisa Scalas 

Titanio : Emanuele Sessa

Luci e suoni : Daniele Zaffaroni.

Video Maker : Romina Braggion.

Trucco e acconciature : Daniela Ventura ; Romina Braggion ; Chiara Vercellini.

Regia di Roberto Bena 

Traduzione di Nicholas Bena 

È la commedia più famosa del grande commediografo latino Plauto, indiscusso capolavoro del teatro classico.

Protagonista è il vecchio avaro Euclione, che, scavando nella sua abitazione, rinviene una pentola colma d'oro, e da quel momento è terrorizzato che gli venga rubata;

per scongiurare tale pericolo, sospettando dei servi e di chiunque si avvicini alla sua casa.

Quando Megadoro, anziano anche lui ma ricco e benestante, si dimostra disposto a sposare la giovane figlia di Euclione (Fedria) anche senza dote, l'avaro accetta, ma comincia presto a sospettare

che la richiesta di matrimonio abbia per fine il progetto di sottrargli la pentola.

I cuochi; Antrace e Congrione, capeggiati dal buon Strobilo, sono impegnati nei preparativi per le nozze, entrano ed escono dalla sua porta carichi di vivande,

diventano per Euclione motivo di sospetto. Potrebbero scoprire la pentola piena d'oro.

Fra accessi d'ira e di sconforto, egli decide allora di spostare la pentola e di seppellirla nel santuario della Buona Fede.

La serva Stàfila fa sapere, nel frattempo, che queste nozze sono assai difficili da farsi, poiché Fedria è incinta del giovane Liconide, nipote dello stesso Megadoro.

Liconide, infatti, confessa allo zio di esser stato con la ragazza, ottenebrato dai fumi dell'alcol e così facendo ottiene che egli rinunci al matrimonio.

Liconide stesso è intenzionato a chiedere la mano di Fedria.

Pitodico, il servo fedele di Liconide, sempre attento a tutto ciò che succede, origlia un discorso del vecchio Euclione circa il nascondiglio in cui metter la pentola.

E ora che il tesoro sembra esser svelato ... che altro succederà ? ...

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