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CASTELLAMONTE. Ac Principio Terra Universa Anticipa e raddoppia per Expo

CASTELLAMONTE. Ac Principio Terra Universa Anticipa e raddoppia per Expo
Anticipare, sfidare, raddoppiare: sono i tre verbi, vere e proprie azioni e intenzioni, che caratterizzano la nuova edizione della Mostra della ceramica che vi raccontiamo in questo speciale, di nuovo, come accade ormai dal 2012 per questo giornale, per fornirvi una sorta di piccola guida alle bellezze in terra rossa esposte in 7 punti tra il centro e i dintorni di Castellamonte. Dallo scorso 6 giugno e fino al prossimo 19 luglio e poi di nuovo dal 14 agosto al 6 settembre prossimo dunque terrà banco la 55ª Mostra della Ceramica, organizzata dall’Amministrazione Comunale, col sostegno della Regione Piemonte e della Fondazione CRT e di alcuni sponsor privati. Curata da Guido Curto, la rassegna è concepita in sintonia con EXPO 2015 e per questo, come ha spiegato lo stesso Assessore alla Cultura Nella Falletti, anticipa ad inizio estate la sua esposizione per richiamare il pubblico dell’evento milanese con le sue proposte artistiche prestigiose, a cominciare dalla personale antologica di Luigi Mainolfi e con il suo artigianato di eccellenza, dalle stufe alla stoviglieria all’oggettistica, una sorta di compendio della declinazione del cibo e della nutrizione celebrata proprio nei padiglioni di Milano. “La terra protagonista per mangiare, arredare, educare e abbellire “ verrebbe insomma da sintetizzare e non a caso la Mostra ha scelto come titolo il latino “Ac principio terra universa,” tratto dall’incipit di un bellissimo brano di Cicerone, è dedicata alla “divina” bellezza e ricchezza di nostra Madre Terra, così come raccontata nel secondo capitolo dell’opera “De natura deorum” dove la terra si scopre : “locata in media sede mundi, solida et globosa …vestita floribus, herbis, arboribus, frugibus, quorum omnium incredibilis multitudo insatiabili varietate distinguitur”. Una sorta di inno antico eppure modernissimo a quella che noi oggi chiamiamo “biodiversità”., filo conduttore dell’Esposizione Universale milanese, richiamata a Castellamonte come concetto presente in tutti i lavori di Luigi Mainolfi, il celebre artista nato nel 1948 a Rotondi e che vive e lavora a Torino da molti anni ed è ospite d’onore della Rassegna che gli dedica la mostra centrale di questa 55a edizione. Tuttavia, quella terra solida e tondeggiante, vestita di fiori, erbe, alberi, frutta di cui tutta si distingue l’incredibile moltitudine per l’insaziabile varietà, ha ispirato tutte le raccolte di questa Mostra, dalle policrome rappresentazioni vegetali dei bravissimi artisti castellamontesi alle fiabesche e rurali suggestioni di Marthyn, Baruzzi e Castellano fino al laboratorio creativo interessantissimo presentato al Liceo Artistico “Faccio” da docenti e studenti. Insomma, come ha scritto con la consueta sintetica efficacia Angelo Mistrangelo, uno dei più lucidi e appassionati esperti dell’arte ceramica, a Castellamonte quest’anno si trovano nella Mostra “gli aspetti di una vitale creatività, in una sorta di racconto attraverso le tradizioni, le immagini e l’evoluzione delle forme della ceramica”. Tornando al titolo ciceroniano, se si invita a guardare alla terra nel suo insieme con l’invito “terra universa cernatur”, quel verbo antico al congiuntivo di valore esortativo è una guida anche per noi, nella stagione dell’Expò si guardi dunque “alla terra nel suo insieme” e, come direbbe qualcuno, quel “cernatur” ha la medesima radice di “ceramica”, la terra lavorata per eccellenza che a Castellamonte trova una splendida e mai scontata celebrazione. Celestiana Ronchetto
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