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ALPIGNANO. All’assalto dei bancomat mascherati da Donald Trump

ALPIGNANO. All’assalto dei bancomat   mascherati da Donald Trump

nelle telecamere con il volto di Donald Trump

Erano soliti assaltare sportelli bancomat, di notte, col volto coperto da maschere di Donald Trump.

Due fratelli sinti, Vittorio e Ivan Laforé, 26 e 30 anni, residenti nel Torinese, sono stati arrestati dai carabinieri del Comando provinciale di Torino. Sono sospettati di decine di assalti in tutto il Piemonte e, di recente all’ufficio postale di Gassino Torinese (1º maggio), al  Monte dei Paschi di Siena di Venaria (3 maggio), alla Biverbanca di Caluso (il 24 maggio), alla Biverbanca di Strambino (il 31 maggio), all’ Unicredit di Nole Canavese (il 12 giugno). Si aggiungono le tentate rapine all’Unicredit di Barbania il 31 maggio e alla Banca del Piemonte di Druento il 25 maggio.

La tecnica utilizzata dagli indagati è quella della cosiddetta ‘marmotta’, ossia un ordigno che si inserisce all’interno degli sportelli per farli saltare.

“Un’operazione particolarmente pericolosa - spiegano gli artificieri antisabotaggio - La deflagrazione era talmente elevata che rischiava di compromettere la sicurezza dell’intero palazzo”.

Per raggiungere le banche da assaltare i fratelli hanno sempre utilizzato auto rubate e, in particolare, una Mercedes bianca Classe A poi riverniciata di nero ispirandosi al film The Jackal, remake del più noto ‘Il giorno dello sciacallo’, in cui i protagonisti Bruce Willis, Richard Gere e Sidney Poitier cambiano colore all’auto perché braccati dalla polizia.

Vittorio e Ivan Laforé sono i figli di Pietro Dellagaren, ergastolano detenuto all’isola d’Elba per aver ucciso un uomo nel 2001 durante una rapina in villa a Sant’Ambrogio di Susa.

Pietro Dellagaren è stato anche coinvolto nell’omicidio di Maverick Argenta, il bimbo di otto anni ammazzato nel 2001 mentre dormiva in un accampamento rom di Villafalletto.

Andrea Bucci

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