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ALESSANDRIA. Borsalino: revoca concordato, Alessandria contro il fallimento

ALESSANDRIA. Borsalino: revoca concordato, Alessandria contro il fallimento

borsalino

Alessandria si mobilita per la Borsalino, icona della cappelleria mondiale, dopo la decisione dei giudici di revocare la procedura di concordato preventivo.

L'amministrazione comunale ha annunciato l'apertura di un tavolo di crisi permanente, aperto a tutti i soggetti coinvolti, mentre la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ha annunciato la propria disponibilità a coprire le spese di un eventuale ricorso in Cassazione dei 130 dipendenti, che oggi si sono riuniti in assemblea ed hanno poi tenuto un presidio sotto il Comune.

"Rispetto l'indipendenza della magistratura, ma sarebbe un delitto aprire la procedura fallimentare per una azienda che ha fatturato, garantisce posti di lavoro ed è elemento di attrazione per tutto il territorio, nonché garanzia per il futuro della città", afferma la sindaca di Alessandria, Rita Rossa. "Spero che il buon senso prevalga - aggiunge il presidente della Fondazione CrA, Pier Angelo Taverna -. Il percorso fatto sin qui ha permesso di trovare un investitore serio (l'italo-svizzero Philippe Camperio, ndr), che ha a cuore i dipendenti, che ha versato 15 milioni a garanzia del concordato e ne ha pagati 8,5 per saldare il debito con l'Agenzia delle Entrate. C'è un marchio, che è tra i più conosciuti al mondo, non possiamo permetterci il fallimento".

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