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IVREA. Incendio in carcere; per l'Osapp la polizia ha sventato tragedia

IVREA. Incendio in carcere; per l'Osapp la polizia ha sventato tragedia

Il carcere di Ivrea

"Alla polizia penitenziaria di Ivrea devono andare i più sentiti ringraziamenti per come è riuscita a scongiurare, a rischio dell'incolumità personale degli agenti, quella che poteva diventare l'ennesima tragedia": così Leo Beneduci, segretario generale del sindacato autonomo Osapp, a commento di quanto avvenuto ieri nel carcere eporediese, dove un detenuto ha appiccato un incendio nella propria cella. Dieci agenti e due reclusi, rimasti intossicati, sono stati medicati al pronto soccorso. Il detenuto, di nazionalità marocchina, aveva dato fuoco al materasso, alle coperte, alle lenzuola e ai vestiti. Il fumo ha invaso l'intera sezione (al primo piano destro del complesso) e il personale di polizia penitenziaria ha fatto uscire tutti i reclusi presenti, facendoli affluire nei cortili. "Nell'ultimo anno - dice Beneduci - la popolazione ristretta nelle carceri italiane è diminuita di oltre il 10% ma, nonostante questo, aggressioni, ferimenti e suicidi continuano. A dimostrazione che il problema, più che nelle singole infrastrutture, va ricercato nell'incapacità della politica e dell'amministrazione penitenziaria centrale".

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