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07 Dicembre 2025 - 18:06
Verolengo ha ufficialmente dato il via al periodo natalizio con l’attesissima Accensione dell’Albero, che si è svolta venerdì pomeriggio, 5 dicembre, in Piazza IV Novembre gremita e avvolta da un’atmosfera calda, colorata e profondamente condivisa.
L’evento è stato reso ancora più speciale perché inserito nel progetto “Educare in Comune – Arlecchino e i colori delle diversità”, che per tutto l’anno scolastico accompagnerà bambini e famiglie in un percorso di inclusione, creatività e partecipazione.
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È stata la sindaca Rosanna Giachello ad aprire uno dei momenti più attesi dell’anno in paese. Con il freddo pungente a stringere la piazza e decine di famiglie radunate attorno al grande abete, la prima scintilla della festa è arrivata proprio dal suo intervento. La sindaca ha ringraziato tutte le realtà coinvolte – scuole, associazioni, famiglie, volontari – e ha rivolto un caloroso augurio di Buon Natale alla comunità, riscaldando l’atmosfera e dando il via a un pomeriggio ricco di magia.
È poi intervenuta la vicesindaca Rosella Santoiemma, che ha voluto rivolgere un ringraziamento speciale: «Voglio ringraziare personalmente le maestre per aver supportato i bambini, i bambini per il loro entusiasmo, i genitori che ogni anno partecipano numerosi, la Pro Loco per la merenda preparata per tutti, il maresciallo dei vigili urbani e la Protezione Civile».
Come ogni anno, la comunità si è riunita per questo momento tanto atteso, che i bambini aspettano con il cuore pieno di entusiasmo. Ma quest’anno c’è stata una novità: i piccoli hanno portato in scena piccole scenette preparate con cura da ottobre fino a oggi, sotto la guida di Pino Potenza, consulente del progetto Educare in Comune. Il progetto, finanziato da un bando ministeriale approvato a giugno 2025, coinvolgerà tutte le scuole del territorio per l’intero anno scolastico. Non si fermerà qui: nel nuovo anno sono previste anche attività extrascolastiche gratuite, rivolte a bambini e genitori. Un percorso educativo, artistico, culturale, musicale e sociale che unisce diverse realtà del territorio e cresce insieme alla comunità.
A rompere il silenzio freddo del pomeriggio è stata l’apertura curata da Il Mutamento ETS e Teatro a Canone, che hanno regalato al pubblico un momento artistico intenso, capace di catturare l’attenzione di grandi e piccoli. Un avvio poetico, quasi rituale, che ha fatto entrare tutti nell’atmosfera del Natale con delicatezza. Da quel momento, la piazza si è trasformata in un piccolo teatro di luci, canti e tradizioni condivise, ricordando quanto sia prezioso ritrovarsi insieme.
Le note della Banda Musicale di Verolengo hanno riempito la piazza. Poi è arrivato il momento più atteso dalle famiglie: i canti delle bambine e dei bambini della Scuola dell’Infanzia e l’intervento di Asola di Govi con i piccoli della Scuola Primaria. Voci piccole, occhi brillanti, manine tremanti dall’emozione. Sullo sfondo, l’albero, ancora spento, sembrava attendere proprio loro per illuminarsi.

il momento delle bambine e dei bambini
E allora, ecco apparire Babbo Natale, accolto da un boato di gioia e sorrisi, che ha camminato tra la folla tra applausi e occhi pieni di meraviglia. Con un gesto simbolico e carico di emozione, è stato lui a schiacciare il grande bustone, liberando la magia che ha fatto scendere l’albero di Natale e avvolgere la piazza in luci scintillanti. Un momento che ha lasciato senza fiato grandi e piccini, trasformando la piazza in un abbraccio di luce e gioia condivisa.
A rendere ancora più ricco il pomeriggio, i banchetti preparati dai bambini della Scuola dell’Infanzia e della Secondaria e la merenda golosa – cioccolata calda, panettone e pandoro – organizzata dalla Pro Loco Mansio Quadrata.
Hanno offerto un’occasione per condividere assaggi, chiacchiere e sorrisi tra famiglie, amici e nonni. L’accensione dell’albero non è stata solo un rito natalizio, ma un messaggio di inclusione, unione e rispetto: valori che “Educare in Comune” vuole portare avanti per tutto l’anno scolastico 2025-2026. Verolengo ha acceso il suo albero… e con esso anche il cuore della comunità.
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