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50 mila euro per luci e mapping: le strategie per il Natale servono davvero al commercio di Chivasso?

Luci per 25 mila euro e mapping proiettato in extremis: il Natale parte in affanno. Commercianti irritati

50 mila euro per luci e mapping: le strategie per il Natale servono davvero al commercio di Chivasso?

50 mila euro per luci e mapping: le strategie per il Natale servono davvero al commercio di Chivasso?

Nei giorni scorsi ASCOM, l’associazione dei commercianti, ha comunicato ai propri soci chivassesi le iniziative che il Comune ha preso o sta prendendo in vista del Natale e delle feste di fine d’anno, a favore del piccolo commercio locale.

LE INIZIATIVE DEL COMUNE A FAVORE DEL PICCOLO COMMERCIO

Alcune di queste iniziative sono state a loro volta comunicate dal Comune ad ASCOM in un recente incontro. Nella comunicazione ai commercianti ASCOM scrive che alcuni di questi interventi sono consultabili nel sito del Comune.

Ma nel sito del Comune sono comparsi in home page solo oggi, mercoledì 3 dicembre, a poche settimane dalle feste.

È un altro piccolo segnale dello scarso impegno di questa amministrazione verso il piccolo commercio?

Mentre l’amministrazione stessa autorizza la costruzione di un nuovo centro commerciale al posto dell’ex consorzio agrario, con tanto di Burger King, in via Isonzo, presso le scuole di via Marconi.

Ma proseguiamo. Scrive ancora ASCOM che in un incontro con l’Amministrazione come Cabina di Regia del DUC (Distretto Urbano del Commercio), l’Amministrazione gli ha presentate le seguenti iniziative che ASCOM ha accolto con favore: domenica 7 dicembre 2025 Mercato domenicale straordinario dalle 8 alle 19 Via Torino, Piazza della Repubblica, Piazza Carta di Chivasso.

Domenica 14 dicembre 2025 Mercato domenicale straordinario dalle 8 alle 19 Piazza Carta di Chivasso.

Il Comune intende realizzare questi ulteriori interventi: 1. Per rendere più attraente la Città nel periodo natalizio il Comune investirà in luci, il cui costo è superiore ai 25.000,00 euro a completo carico del Comune; 2) Per attrarre in Città più visitatori, è in via di allestimento un mapping in piazza della Repubblica, con un costo superiore ai 25.000,00 euro a completo carico del Comune; 3) Verrà attivato l’impianto di filodiffusione, con specifica playlist natalizia. L’illuminazione ed il mapping saranno accesi dalle 17:30 del 5 dicembre. Un successivo miglioramento del mapping sarà attivato dal giorno 12 dicembre. L’impianto di filodiffusione sarà attivato da sabato 6 dicembre. Nell’incontro, ASCOM ha avanzato alcune proposte che l’amministrazione ha accolto: la realizzazione di una campagna di comunicazione pubblicitaria, affidata ad un’agenzia specializzata, per promuovere l’invito a venire a Chivasso, che si svolgerà per il periodo dall’8 al 23 dicembre. Tutto sempre a carico del Comune.

Inoltre, alcuni colleghi hanno chiesto ad Ascom un supporto per gli aspetti burocratici. Il Comune infine organizzerà altre iniziative: Via Roma nel tratto da via Torino a Piazza del Popolo sta preparando gli addobbi coordinati tra i negozi. Via Teodoro-vicolo del Portone faranno la tradizionale distribuzione di zabajone e nocciolini il giorno 8 dicembre. Piazza del Castello XXL effettuerà la tradizionale distribuzione di cioccolata calda dopo la Messa di Mezzanotte della sera della vigilia.

LE CRITICHE DEI COMMERCIANTI

Alcuni esercenti avanzano riserve e critiche verso l’atteggiamento e l’attività del Comune, e in parte anche verso ASCOM.
In primo luogo, il Comune non si è mosso un po’ tardi? “Io comincio in agosto a pensare a cosa presentare nel mio negozio a Natale per attrarre clienti”, ci spiega un commerciante. Mentre il Comune si sveglia a fine novembre?

In secondo luogo, ci dicono gli esercenti, Comune e ASCOM ci comunicano le loro iniziative “per il Natale” solo a fine novembre? Che senso ha? Queste comunicazioni dovrebbero pervenire ai commercianti molto prima, in modo che a loro volta essi possano rispondere, proporre altre iniziative, adeguare la loro offerta ai clienti in sinergia con le iniziative comunali.

La comunicazione dovrebbe essere bidirezionale, non a senso unico. “Dove sta la comunicazione continua, regolare, periodica? Che oltretutto dovrebbe promuovere un senso di unità e compattezza fra i commercianti, in modo che, per quanto possibile, evitino di muoversi in ordine sparso, ognuno per conto suo”.

Terzo. “Ci risulta che alcune iniziative, come quelle in via Teodoro, in Piazza del Castello e in via Roma siano state organizzate dal Comune quasi senza consultare i commercianti del posto. Che senso ha agire così “dall’alto” senza interagire con gli esercenti? Oltretutto alcune via anch’esse centralissime sembra siano state dimenticate. Che ne è di via del Collegio, una via che più centrale non si può e dove ci sono eccome degli esercizi commerciali? Se ne sono scordati?

In quarto luogo, che utilità ha, oggi, promuovere il commercio solo nel centro del centro? Poteva avere un senso negli anni Cinquanta e Sessanta, quando Chivasso aveva 12.000 abitanti e l’abitato era concentrato nello spazio ristretto sull’asse di via Torino, e al fondo di via del Collegio, che gli scolari percorrevano per andare alla scuola Marconi, cominciava praticamente la campagna e a volte incontravi la nebbia. Qui, in centro, il commercio locale era fiorente, non c’era un solo negozio vuoto, trovarne uno libero per avviare una nuova attività non era facile, e bisognava mettersi in coda. Ma oggi Chivasso ha 26.000 abitanti, nuovi quartieri, e anche grandi, si sono sviluppati: basta pensare all’asse di Corso Galileo Ferraris e tutto l’oltre ferrovia… A questi quartieri il Comune non ci pensa?
Quinto: vogliamo parlare del mercato dell’8 dicembre?

In sesto luogo: “Basta con i mercatini domenicali straordinari!!! Tolgono clienti ai commercianti che lì hanno il negozio. Che senso hanno questi mercatini? A dare un ulteriore colpo ai piccoli esercizi commerciali?”
Settimo: è proprio necessario spendere 25.000 (a quanto pare) per affidare ad un’agenzia specializzata di svolgere una campagna di comunicazione pubblicitaria, sempre a carico dell’Amministrazione, per promuovere l’invito a “venire a Chivasso”… Il Comune, con i suoi dipendenti, non è in grado di farla da solo la campagna pubblicitaria? Inoltre: “Che il comune spenda complessivamente 50 mila euro per luci e marketing è una follia se si considera che siamo al 2 dicembre e le luci sono ancora spente e non c’è ombra di pubblicità”. Il solito ritardo del Comune (e anche di ASCOM?)?

PENSIERINO FINALE

Aggiungiamo un nostro pensierino. Molti anni fa a scuola, alle “elementari”, ci insegnavano che Chivasso era un centro commerciale, e lo era perché era favorito dalla posizione, al centro di un vasto bacino che andava dal Basso Canavese al Basso Vercellese e ai paesi della collina oltre il Po, e dalla presenza di vie di comunicazione che facevano capo a Chivasso: basta pensare alle linee ferroviarie Torino – Milano, Chivasso – Ivrea, Chivasso – Casale, Chivasso-Asti. Certo non si devono sognare i bei tempi andati: “una volta era tutto meglio…”. I tempi cambiano. Ma le ragioni per le quali Chivasso era un centro commerciale sono tutte scomparse? Oppure a far scomparire il piccolo commercio ci mettono del loro le amministrazioni che si susseguono da decenni, con la loro disattenzione e sottovalutazione?
Per non fare che un esempio, nella nostra città “commerciale” esiste un assessore al commercio che abbia il tempo di impegnarsi veramente?
La delega al Commercio è stata affidate all’assessore dottoressa Casalino. Ma la signora Casalino ha un lavoro impegnativo al Politecnico, è una donna in carriera, e quel che è più grave ha già sulle spalle il pesante compito di assessore al bilancio di Chivasso, forse la delega più impegnativa della giunta. Non mettiamo in dubbio le sue competenze in materia di bilancio. Ma si è mai occupato di commercio? Ha conseguito una laurea sulla storia della Lancia a Chivasso e un dottorato alla Bocconi sulla piccola media impresa piemontese sotto la guida del compianto professor Giuseppe Berta, lo storico dell’impresa italiana. Poi è stata amministratore delegato di Chind, un consorzio di medie imprese. Oggi, con sulle spalle anche il pesante fardello del Bilancio, dove trova il tempo per il piccolo commercio?
Chi le caricato sulle spalle il grave compito del Bilancio a Chivasso non ci ha pensato? Oppure ha volutamente o distrattamente trascurato il commercio? Per fare l’assessore al commercio a Chivasso ci vuole un profondo conoscitore del commercio locale, che abbia il tempo di girare per la citta a parlare con commercianti e cittadini. Non è facile trovarlo. Le scarse indennità di funzione non costituiscono una cifra allettante per chi può guadagnare di più altrove, ad esempio nel privato. Ma la strada non può essere che quella.

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