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San Savino ad Ivrea: tra tradizione e spettacolo, una giornata di festa tra cavalli, dolci e culture gitane (foto e video Luisa Romussi)

Ivrea festeggia San Savino: tradizioni equestri, delizie culinarie e spettacoli mozzafiato animano la città in una giornata di celebrazioni indimenticabili

È domenica 6 luglio, sono le 14.57, e San Savino è nel pieno della sua celebrazione. Ivrea si è svegliata all’alba, come da tradizione, con la Fiera Mercatale che ha invaso Piazza Freguglia già dalle 6 del mattino. Bancarelle, profumi, voci, colori, merce esposta ovunque. Ma l’anima vera della festa si è manifestata poche ore dopo, quando il Parco Dora Baltea ha aperto le porte alla storica Fiera dei Cavalli: un omaggio vivente alla tradizione equestre del Canavese, ancora sentita e radicata.

Nel frattempo, tra le 9.30 e le 10, la città si è fermata per lasciar passare la sfilata di San Savino in marcia. In testa, i frustatori di Rocchetta Tanaro, seguiti da bande, gruppi a cavallo della Pro Loco, la Filarmonica Ruegliese e i Credendari di Ivrea a cavallo. Un corteo gioioso partito da Piazza Lamarmora, che ha attraversato Porta Torino, Lungo Dora, Porta Vercelli, Via Palestro e Piazza di Città, strappando applausi e scatti fotografici lungo tutto il percorso.

Il pubblico si è poi diviso: chi è rimasto tra le bancarelle, chi ha seguito le dimostrazioni cinofile del Centro 3C al Parco, e chi ha preferito rifugiarsi nella dolcezza di Piazza Ottinetti, dove è in corso Dolce Ivrea, una vera e propria apoteosi del dessert, tra gelati, bon bon e granite. E per chi avesse ancora appetito, poco dopo le 11.30 è arrivato anche il momento del pranzo con i piatti tipici delle Pro Loco, sempre in Piazza Ottinetti: polenta, spezzatini, agnolotti e sapori di casa.

Nel frattempo, è attivo anche il Food Village tra Corso Botta e Piazza Rondolino, con street food per ogni palato, dalla carne alla piastra ai fritti, fino alle cucine etniche.

Ma se la mattinata è stata intensa, il pomeriggio promette ancora spettacolo. Alle 16.00 è attesa la Parata delle Briglie, che porterà i cavalli premiati a sfilare “alla mano” dal Parco Dora Baltea fino a Piazza Rondolino, attraversando il cuore della città. Proprio lì, a seguire, si svolgerà la premiazione ufficiale con l’assegnazione dei riconoscimenti ai cavalli più belli e il prestigioso titolo di Best in Show.

Alle 19.30, si cambia ritmo: Piazza Ottinetti si trasformerà in un piccolo festival gitano con il San Savino Manouche Fest, tra contrabbassi, swing e atmosfere parigine. E dalle 20.00, via Arduino sarà la tela bianca per i gessetti colorati dei Madonnari, che lavoreranno tutta la sera fino a notte fonda per creare opere ispirate al Santo e al mondo equestre.

A chiudere, alle 21.30, l’attesissimo Gran Galà Equestre in Piazza Rondolino: uno spettacolo firmato Andrea Andreuzzi, con numeri mozzafiato intervallati dalle esibizioni cinofile del Centro 3C. Cavalli, luci, musica e talento, per un gran finale da applausi.

San Savino non è solo una festa: è un racconto collettivo, un giorno in cui Ivrea si specchia nella sua storia e la trasforma in spettacolo, cultura, comunità. E il racconto è ancora tutto da scrivere.

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