Cerca

Attualità

Rivara in rosa: quando il Giro d’Italia accende il cuore di un paese

La magia del Giro d'Italia a Rivara: entusiasmo, comunità e storia in una giornata indimenticabile

Quando la Carovana del Giro d’Italia arriva, non porta solo musica, gadget e colori. Porta emozioni. Porta sogni. E a Rivara, questa mattina, il sogno ha preso forma in una piazza colma di gente, di sorrisi, di occhi curiosi rivolti verso l’orizzonte. Come fosse l’attesa di un prodigio. E in fondo lo è, perché il Giro non è solo sport: è identità, spettacolo, storia che passa tra le case, sulle strade di tutti i giorni, quelle dove i bambini giocano e gli anziani si salutano da un marciapiede all’altro.

Alle ore 10:55, puntuale come una promessa mantenuta, Piazza Statuto è esplosa in un boato di entusiasmo. La Carovana pubblicitaria del Giro – quel fiume colorato che precede i ciclisti e che sa trasformare ogni tappa in un carnevale su ruote – ha fatto tappa a Rivara, incastonata nella frazione di percorso tra Verrès e Sestrière, prima di proseguire verso Lanzo Torinese, Susa, e infine l’arrivo nella Vialattea.

carovana

carovana

Non è durata che una mezz’ora, ma chi c’era non lo dimenticherà facilmente. Perché per trenta minuti il paese si è trasformato. C’erano i truck scenografici, veri palcoscenici viaggianti; c’erano musica e balli, animatori e speaker che trascinavano la folla; c’erano piogge di gadget lanciati al volo, come coriandoli di una festa collettiva. Ma soprattutto c’erano le persone: i bimbi sulle spalle dei genitori, le scolaresche con i cartelli rosa, le signore affacciate ai balconi, i ciclisti con la maglia di Pantani, i turisti incuriositi.

Ma la magia era cominciata già il giorno prima, perché a Rivara sanno bene che l’attesa è parte della festa. Venerdì sera, infatti, Piazza Martiri della Libertà ha ospitato “Aspettando… il Giro d’Italia”, una lunga vigilia scandita dalle note di DJ Gugli e DJ Dany, dalla pizza calda sfornata in piazza grazie alla collaborazione con la Pizzeria Biancaneve, dai gelati e dagli stuzzichini preparati con amore dai commercianti locali.

E poi – in un perfetto equilibrio tra gioco e cultura – il momento dedicato al “Cruciverba del Giro”, un’idea originale di Franco Basolo, promossa da Laura Bertini di Twister: un modo diverso, brillante e partecipato, per raccontare la storia del ciclismo a suon di parole incrociate.

Il risultato? Una piazza gremita, viva, felice. Una comunità che si è ritrovata, che ha riso, che ha cantato, che si è riscoperta unita. Non dietro le vetrine, ma nella piazza. Come dovrebbe sempre essere.

E la voce di questa soddisfazione non poteva che essere quella dell’assessora alle manifestazioni, Marisa Basolo.

“Rivara ha risposto con un entusiasmo straordinario - racconta - La partecipazione della cittadinanza, l’impegno dei volontari, il coinvolgimento dei commercianti e delle associazioni hanno creato un’atmosfera indimenticabile. Abbiamo respirato l’entusiasmo dello sport e raccolto la grande soddisfazione di rivedere i giovani protagonisti. Un grazie sentito al Sindaco Maurizio Giacoletto, che ha creduto fortemente in questa iniziativa, e a Paolo Ghischia, il cui lavoro organizzativo è stato fondamentale. Questo è il segno che, quando si lavora insieme, la nostra comunità sa essere protagonista.”

E protagonista lo è stata davvero. Perché il rosa del Giro non ha solo decorato i muri e le strade, ma ha tinto i volti di allegria, ha scaldato il cuore del paese, ha ricordato che anche un piccolo centro può accendere grandi emozioni.

L’Amministrazione Comunale, commossa e fiera, ha voluto ringraziare tutti: chi ha montato i gazebo, chi ha curato gli allestimenti, chi ha servito un caffè con il sorriso, chi ha preparato cartelloni e striscioni, chi ha fermato il tempo per un giorno per dire: oggi c’è il Giro.

Rivara, per una mattina, è diventata l’Italia più bella. Quella che accoglie, che crede nello sport, che sa emozionarsi e far emozionare.
E quando il rombo della carovana si è allontanato verso le montagne, è rimasto nell’aria un applauso lungo e spontaneo. Un battito d’orgoglio.

Perché il Giro è passato. Ma Rivara, oggi, ha corso con lui.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori