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08 Aprile 2025 - 23:42
Sono sbarcati con passo regale e sorriso composto, ma nel giro di poche ore Re Carlo III e la Regina Camilla hanno conquistato Roma e il cuore degli italiani. È il 8 aprile 2025 e la Città Eterna si è risvegliata oggi avvolta in un’atmosfera da grandi occasioni, con i pennacchi dei Corazzieri che brillano davanti al Quirinale, il cielo tagliato dalle scie tricolori e rosse delle Frecce Tricolori e delle Red Arrows, e una Capitale che, per una volta, sembra dimenticare il traffico e la routine per lasciarsi attraversare dalla storia.
All’alba della loro visita di Stato in Italia, Carlo e Camilla sono stati accolti con gli onori più solenni dal Presidente Sergio Mattarella al Palazzo del Quirinale. Cerimonia impeccabile, abiti elegantissimi, protocollo rigido ma punteggiato da sorrisi distesi e una stretta di mano che sa di diplomazia e intesa. A catturare l’attenzione, il volo congiunto delle pattuglie acrobatiche dei due Paesi, evento rarissimo e spettacolare, segnale inequivocabile di una volontà politica chiara: rafforzare il legame tra Regno Unito e Italia nonostante gli anni turbolenti post-Brexit.
Subito dopo, il momento più intenso: Re Carlo e la Regina si sono recati all’Altare della Patria, per rendere omaggio al Milite Ignoto. Una corona di fiori deposta in silenzio, il sovrano visibilmente commosso, Camilla che si ferma a parlare con alcuni veterani italiani. Un’immagine che vale più di mille dichiarazioni diplomatiche: rispetto, memoria, unione. Le istituzioni si parlano, ma sono i gesti simbolici a parlare al popolo.
Nel pomeriggio, la coppia reale si è spostata verso il Colosseo e i Fori Imperiali, per un tour esclusivo guidato da Alberto Angela, ormai ambasciatore non ufficiale della storia italiana. I due sovrani si sono mostrati coinvolti e curiosi, ascoltando con attenzione i racconti dell’epoca romana, e lasciandosi incantare, come qualsiasi turista, davanti all’anfiteatro più celebre del mondo. L’incontro tra monarchia britannica e Roma imperiale non poteva avere cornice più evocativa.
Fuori dai cancelli, la folla. Centinaia di persone si sono accalcate lungo il percorso dei reali, con il desiderio di vederli da vicino, salutarli, magari strappare una foto. Alcuni turisti inglesi, con bandierine in mano, non nascondono l’emozione: “È come una favola, eppure è tutto vero”, dice una signora di Liverpool con gli occhi lucidi. E in effetti c’è qualcosa di fiabesco in questa giornata, qualcosa che supera i confini della diplomazia e tocca le corde della memoria collettiva.
Questa visita arriva in un momento particolare: domani, 9 aprile, Carlo e Camilla celebreranno vent’anni di matrimonio. Un anniversario importante che i sovrani hanno scelto di festeggiare proprio in Italia, in un contesto che unisce romanticismo e valore istituzionale. Per l’occasione, Mattarella offrirà un banchetto di Stato, segno di un’accoglienza che va oltre l’etichetta. La cucina italiana incontrerà il gusto britannico, i brindisi alzeranno il tono della serata, e l’amicizia tra i due Paesi sarà servita a tavola.
Il programma prevede anche momenti di rilevanza politica. Nei prossimi giorni, infatti, Re Carlo terrà un discorso al Parlamento italiano: sarà la prima volta nella storia che un monarca britannico si rivolgerà alle camere italiane riunite. Un evento di altissimo valore simbolico, atteso tanto in patria quanto all’estero. Poi la tappa a Ravenna, per ricordare l’80° anniversario della liberazione della città durante la Seconda Guerra Mondiale: un altro passaggio carico di storia condivisa.
Unico grande assente di questa trasferta, Papa Francesco. L’incontro era in programma, ma le condizioni di salute del Pontefice hanno portato a un rinvio. Carlo e Camilla hanno inviato messaggi di auguri e speranza, e non hanno nascosto il desiderio di poterlo incontrare presto. E forse anche questo è un segno dei tempi: quando il protocollo si piega all’umanità, l’istituzione guadagna calore.
Si è conclusa così, tra flash, saluti e una Roma più affascinante che mai, la prima giornata italiana dei sovrani britannici. Una giornata che ha saputo intrecciare perfettamente passato e presente, regalando ai romani – e al mondo – un pezzo di storia da ricordare. E mentre la sera cala sui Fori, le luci si accendono sul Colle e il banchetto si prepara, è difficile non sentire che qualcosa oggi è accaduto davvero: l’incontro tra due grandi civiltà, tra due potenze culturali, tra due visioni del mondo che, per un giorno, hanno camminato fianco a fianco.
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