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Architetti e Territorio: un confronto sul futuro della professione

Nella suggestiva chiesa di Santa Croce un incontro tra architetti per parlare di formazione continua e sfide quotidiane della professione

In vista delle imminenti elezioni per il rinnovo delle cariche dell’Ordine degli Architetti di Torino, previste tra fine aprile e inizio maggio, la suggestiva chiesa di Santa Croce a Corio ha aperto le sue porte a un incontro con i professionisti del territorio.

L’evento è stato promosso dal gruppo !ORA - Ordine Rinnovamento Architettura, una realtà che raccoglie oltre 80 sostenitori, tra cui gli architetti Abate, Alleyson, Brayda, Marocco, Primavera, Sasso e Tarasco, potenziali candidati per il rinnovo dell’Ordine. Il gruppo ha scelto questo spazio simbolico per un confronto con gli architetti delle Valli di Lanzo, del Basso Canavese e del Ciriacese, ponendo al centro il dialogo tra la professione e le specificità delle aree più periferiche, le cosiddette Terre Alte.

L’incontro è stato coordinato dagli architetti Serena Casana e Matteo Filippin, con l’intento di dare voce alle esperienze di chi opera sul territorio, affrontando le sfide di un contesto spesso lontano dai centri decisionali.

Ad aprire la serata è stato don Claudio Baima Rughet, parroco di Corio, appassionato di tutela del patrimonio storico e culturale, che ha sottolineato il valore di questi luoghi, un tempo fulcro di una villeggiatura colta e oggi in bilico tra il rischio di spopolamento e nuove opportunità legate a un turismo e a una residenzialità più consapevoli. Ha inoltre ricordato il bando Nuove prospettive per le Valli di Lanzo promosso dalla Compagnia di San Paolo, che negli anni 2000 ha permesso il recupero della chiesa di Santa Croce, allora in condizioni critiche. Un accento particolare è stato posto sulla cappella gentilizia del XVII secolo, di forma ottagonale e in forte degrado, per la quale un intervento di restauro potrebbe rappresentare una svolta, anche per il territorio di Corio.

I presenti hanno dato vita ad un dibattito che si è sviluppato in maniera spontanea, toccando diversi temi centrali per la professione dell’architetto. Tra questi, il riconoscimento del ruolo e delle competenze specifiche, le difficoltà nell’interpretazione delle normative, i rapporti con enti e uffici, l’interazione con una committenza sempre più influenzata da modelli mediatici che spesso offrono una visione distorta della realtà progettuale.

Uno dei punti chiave è stato quello della formazione continua, ritenuta indispensabile ma spesso complessa per chi opera fuori dal capoluogo. I costi e le trasferte necessarie per partecipare ai corsi rappresentano un ulteriore ostacolo per i professionisti delle aree periferiche, già impegnati in un lavoro frammentato nei tempi e nelle modalità operative.

Nonostante le difficoltà, la passione per la professione è emersa con forza tra i partecipanti, che vedono in ogni incarico un’opportunità per migliorare la qualità della vita delle persone, costruire soluzioni innovative, tutelare il paesaggio e valorizzare il territorio attraverso progetti che coniughino sicurezza, accessibilità, sostenibilità e bellezza contemporanea.

A concludere l’incontro è stato Massimo Giuntoli, già presidente dell’Ordine dal 2017 al 2021 e attualmente Consigliere Nazionale, che ha ribadito l’importanza di una rappresentanza professionale solida e coesa. Con la riduzione dei bonus edilizi, il completamento dei finanziamenti del PNRR e le riforme urbanistiche in corso, è essenziale che la categoria sappia farsi ascoltare e incidere sulle decisioni politiche e istituzionali.

Visto il successo della serata, Giuntoli ha annunciato un nuovo appuntamento, che si terrà a stretto giro, a Ciriè.

Maggiori informazioni sul gruppo !ORA sono disponibili sul sito internet e sui canali social Instagram e Facebook.

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