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30 Dicembre 2024 - 10:21
Un’area industriale di Montanaro, un tempo luogo di attività produttive, si è trasformata in una discarica a cielo aperto. Plastica, gomme, rifiuti alimentari e materiali di ogni genere vengono abbandonati con impunità, creando una situazione di degrado che va oltre la semplice incuria: è un attacco all’ambiente, alla salute pubblica e alla sicurezza della comunità. Questa situazione, ormai consolidata nel tempo, è un segnale di degrado e di mancanza di rispetto verso la natura e la comunità.
L’area industriale di Montanaro, situata dietro il noto stabilimento Altrenotti, è da anni teatro di un fenomeno di abbandono rifiuti che coinvolge una zona strategica, lontana dalle abitazioni ma non per questo meno pericolosa. Qui, rifiuti di ogni tipo vengono scaricati con una frequenza preoccupante. La situazione, segnalata da tempo sulla stessa pagina Facebook della comunità, continua a ripetersi nonostante gli interventi di pulizia da parte di alcuni volontari locali.
“Avevo già segnalato il problema tempo fa. Alcuni volontari sono intervenuti per pulire l’area, ma pochi giorni dopo la situazione era di nuovo la stessa,” racconta una residente. E aggiunge: “I miei genitori non vivono lontano da quella zona e, fin da quando ero piccola, c’è sempre stato un problema di scarico di rifiuti in quell’area.”
Nonostante gli sforzi per contrastare il fenomeno, il problema persiste. Anche cartelli artigianali sono stati installati nella speranza di sensibilizzare i trasgressori, ma l’efficacia di questi mezzi sembra essere stata nulla. E la domanda resta: “Perché, nonostante tutto, si continua a ignorare l’importanza di un corretto smaltimento dei rifiuti?”
Molte persone, tra cui agricoltori locali, possiedono terreni nelle vicinanze dell’area industriale, e proprio dopo questa zona comincia la campagna. Questo rende l’area vulnerabile e facilmente accessibile a chiunque voglia scaricare rifiuti senza essere visto. La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che l'area industriale è poco trafficata durante le ore notturne e questo rende più "agevole" l'azione di qualsiasi malintezionato. Le terre agricole circostanti sono anch’esse minacciate da questo degrado, con i rifiuti che rischiano di contaminare i terreni, compromettendo la qualità dei raccolti e la salute degli animali.
I materiali abbandonati sono prevalentemente plastica e avanzi di cibo, evidenziando una grave disattenzione nei confronti della raccolta differenziata e della gestione dei rifiuti: “Alla faccia della raccolta porta a porta!” commenta un altro residente, sottolineando la contraddizione tra gli sforzi di sensibilizzazione per una gestione corretta dei rifiuti e la realtà dei fatti. Il comportamento di chi abbandona questi rifiuti non solo inquina, ma mina anche la fiducia nel sistema di raccolta che dovrebbe garantire un ambiente più pulito e sicuro.
Le conseguenze di queste pratiche sono gravi e possono danneggiare l’ambiente ovunque si verifichino. L’abbandono di rifiuti, soprattutto quelli non biodegradabili, rappresenta una minaccia per il paesaggio e per gli ecosistemi, alimentando l’inquinamento e il degrado ambientale.
Il pericolo non si ferma solo all’ambiente. Gli animali, soprattutto quelli selvatici, rischiano di entrare in contatto con questi rifiuti, ingerendoli o rimanendo intrappolati. Ma non è solo la natura a essere minacciata. L’uomo stesso corre un rischio, soprattutto in termini di salute.
Un’altra situazione preoccupante si verifica nella zona che segna la fine della strada asfaltata e l’inizio del tratto sterrato, dove spesso la sera si ritrovano i giovani. Accanto alla strada, nei prati, si trovano numerose bottiglie abbandonate, creando un altro esempio di degrado ambientale. Una famiglia residente nella zona, con il figlio, ha documentato la situazione e ha deciso di intervenire pulendo una piccola parte, anche come parte di un progetto di scienze del ragazzo. Questo gesto di responsabilità civica, sebbene isolato, rappresenta un esempio positivo per tutti.
La discarica abusiva nell’area industriale di Montanaro non è un problema recente, ma una situazione che persiste da tanto tempo. Negli anni, il fenomeno è stato segnalato più volte, ma ad oggi non sono stati presi provvedimenti risolutivi.
La comunità ha mostrato più volte il suo disappunto, ma le azioni concrete per fermare l’abbandono dei rifiuti sono ancora insufficienti. Cosa si può fare?
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