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VOLPIANO

Un carnevale da urlo a Volpiano

Tanti gruppi provenienti anche da fuori città

Il Carnevale dei Ragazzi di Volpiano è andato in scena domenica 11 febbraio, con una grande sfilata di maschere con partenza in piazzale della Coop e arrivo in Piazza Madonna delle Grazie. 

L'evento è organizzato grazie all'impegno dei volontari della Pro Loco di Volpiano e realizzata con il patrocinio del Comune. Un grande divertimento sia per i piccoli che per i più grandi: un pomeriggio di serenità e di gioco, grazie alla partecipazione dei tanti volontari che hanno dato il proprio contributo per rendere indimenticabile questa celebrazione.

Non sono mancati gruppi provenienti da Settimo (con il gruppo la Voce di Calabria), da Gassino, Brandizzo e gli sbandieratori di Asti. Il pubblico ha risposto con il consueto entusiasmo, accompagnando la sfilata dei carri con applausi, risate e tanta allegria.

Ma cos'è il carnevale?

Il Carnevale è una festa mobile e un periodo dell'anno cattolico/cristiano che precede il tempo liturgico della Quaresima e prevede celebrazioni pubbliche a febbraio o all'inizio di marzo, includendo eventi come parate, giochi di strada e altri intrattenimenti, che combinano alcuni elementi di un circo. Costumi e maschere consentono alle persone di mettere da parte la loro individualità quotidiana e sperimentare un accresciuto senso di unità sociale. I partecipanti spesso indulgono nel consumo eccessivo di alcol, carne e altri cibi che saranno messi da parte durante la prossima Quaresima. Questo festival è noto per essere un momento di grande indulgenza prima della Quaresima con il bere, l'eccesso di cibo e varie altre attività di indulgenza. Ad esempio, frittelle, zeppole, ciambelle e altri dolci vengono preparati e mangiati per l'ultima volta. Durante la Quaresima si mangiano meno prodotti animali e gli individui hanno la possibilità di fare un sacrificio quaresimale, rinunciando così a un certo oggetto o attività del desiderio. Altre caratteristiche comuni del Carnevale includono battaglie simulate con i coriandoli, espressioni di satira sociale, costumi grotteschi, e un generale capovolgimento delle regole e delle norme quotidiane. La tradizione italiana di indossare maschere risale al Carnevale di Venezia nel XV secolo e per secoli è stata un'ispirazione per il teatro greco e la commedia dell'arte.

Qual è l'origine della parola Carnevale?

Secondo la più accreditata interpretazione la parola 'carnevale' deriverebbe dal latino carnem levare ("eliminare la carne”), poiché indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di Carnevale (martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. In alternativa si è ipotizzato che il termine possa invece aver tratto origine dall'espressione latina carne levamen (avente l'analogo significato di "eliminazione della carne"), oppure dalla parola carnualia ("giochi campagnoli") o ancora dalla locuzione carrus navalis ("nave su ruote", quale esempio di carro carnevalesco) se non addirittura da currus navalis ("corteo navale"), usanza di origine pagana e occasionalmente sopravvissuta fino al XVIII secolo tra i festeggiamenti del periodo. Le prime testimonianze dell'uso del vocabolo "carnevale" (detto anche "carnevalo") vengono dai testi del giullare Matazone da Caligano alla fine del XIII secolo e del novelliere Giovanni Sercambi verso il 1400.

I festeggiamenti maggiori avvengono il giovedì grasso e il martedì grasso, ossia l'ultimo giovedì e l'ultimo martedì prima dell'inizio della Quaresima. In particolare il martedì grasso è il giorno di chiusura dei festeggiamenti carnevaleschi, dato che la Quaresima nel rito romano inizia con il Mercoledì delle ceneri.

(fonte Wikipedia)

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