Al 2 giugno a Favria non si è fatta nessuna manifestazione ma un solitario alpino, in rappresentanza ideale di tutti noi, il segretario del gruppo Alpini di Favria, sezione di Torino ha voluto onorare questa festa che ha compiuto i 75 anni, e occorre ricordarlo alle persone sempre più distratte che è la festa della Repubblica Italiana. Ricordiamoci che il 2 ed il 3 giugno del 1946 gli italiani si recarono alle urne per un referendum istituzionale che li invitava a decidere tra la monarchia, rappresentata dallo stemma sabaudo, oppure repubblica, con stemma turrita. Si trattò della prima votazione a suffragio universale convocata in Italia. Con circa due milioni di voti in più, vinse la repubblica e dal 1947 e da allora si celebra nella nostra Patria, nel nostro Paese questo passaggio che ha ridisegnato la storia. Nel 1977 venne soppressa a causa dell’elevato numero delle festività infrasettimanali e della loro negativa incidenza sulla produttività sia delle aziende che degli uffici pubblici e le celebrazioni furono spostate alla prima domenica di giugno. Nel 2001 venne ripristinata perché questa ricorrenza rappresenta una parte fondamentale della nostra memoria storica, testimonia il coraggio di tutti coloro che difesero la Patria e diedero un determinante contributo per far nascere un’Italia libera, democratica, basata su fondamentali valori di dignità, di giustizia e di solidarietà. Questi principi fanno parte del dna degli alpini. Con il suo gesto di profondo rispetto, l’alpino che ha presenziato davanti alla bandiera, in rappresentanza di tutti noi, dove si trova il monumento dedicato agli alpini favriesi, ci ha ricordato che dopo il voto del 1946 è cominciata una storia nuova, un nuovo modo di essere cittadini italiani e di rispettare diritti e libertà di tutti, oggi dopo la pandemia dobbiamo ripartire consapevoli che possiamo ricostruire di nuovo il nostro amato BelPaese con la partecipazione e impegno politico di tutti, e da tutti vissuto con orgoglio. Grazie Sergio per aver ricordato a tutti noi che l’insegnamento dei cittadini che votarono la Costituente è un'eredità che dobbiamo onorare sempre! W la Repubblica ed evviva gli Alpini.
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