Polistirolo, legno e tanta pazienza: i presepi artigianali che accendono Palazzo Ellena

Due presepi, quattro mani, un’unica dichiarazione d’amore per il tempo lento e per il fare bene le cose. A Palazzo Ellena, a Brusasco, il Natale passa da qui: dalle opere realizzate da Angelo Blandino e Mauretta Manghi, due brusaschesi che hanno trasformato passione, pazienza e ingegno in un racconto in miniatura capace di fermare lo sguardo.

Non è un presepe “da vetrina”, né un esercizio di stile. È un paese che vive, costruito centimetro dopo centimetro, dove ogni scena ha un senso e ogni dettaglio racconta una storia. Le case sembrano consumate dal tempo, i vicoli si stringono, le botteghe lavorano, i personaggi si muovono dentro una quotidianità credibile. E in mezzo, senza clamore, c’è la Natività. Al suo posto. Come dovrebbe essere.

Colpisce soprattutto la materia: niente materiali patinati o soluzioni facili. Qui tutto nasce dal recupero e dall’inventiva. Polistirolo, spugna, cartone, pongo, argilla, sassi, rametti di legno, corteccia. Scarti che diventano muri, tetti, scale, banchi di mercato. È un presepe che parla anche di rispetto, di riuso, di intelligenza manuale. Di mani che sanno ancora costruire.

Le luci non abbagliano, accompagnano. Accendono interni, suggeriscono profondità, restituiscono atmosfera. Ogni scena è pensata, mai casuale. Si capisce che dietro non c’è solo tecnica, ma tempo speso, osservazione, memoria. Un lavoro che non cerca applausi, ma attenzione.

I due presepi sono visibili da martedì 23 dicembre alle ore 10 fino a sabato 27 dicembre alle ore 18, nelle sale di Palazzo Ellena. Un’occasione semplice, ma preziosa, per rallentare e guardare da vicino cosa succede quando la passione incontra la cura.

Chi entra lo capisce subito: questo non è solo Natale da guardare. È Natale da capire. E, per una volta, non serve altro.