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Sicurezza sul lavoro, a Ciriè un incontro per dire basta alle tragedie silenziose

I dati INAIL mostrano un lieve calo degli infortuni, ma la prevenzione resta urgente

Sicurezza nei luoghi di lavoro

Sicurezza nei luoghi di lavoro

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La sicurezza sul lavoro non è uno slogan da calendario, ma un impegno quotidiano. Eppure, serve ancora ricordarlo. Ogni anno migliaia di lavoratori si infortunano, e molti di loro non tornano più a casa. Secondo i dati INAIL, nei primi nove mesi del 2025 si sono registrate 271.976 denunce di infortunio, con un calo dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Una buona notizia solo in parte, perché dietro quelle cifre restano vite spezzate, famiglie distrutte, responsabilità inevase.

Proprio per tenere alta l’attenzione, il servizio S.Pre.S.A.L. dell’ASL TO4 promuove, in occasione della Settimana Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, un incontro pubblico dal titolo “Salute e sicurezza, un impegno quotidiano”, in programma il 23 ottobre 2025 dalle 14.30 alle 17.30 nella Sala Consiliare di Palazzo d’Oria a Ciriè.
Un pomeriggio dedicato non solo ai tecnici del settore, ma anche a chi crede che la prevenzione sia un dovere civile prima ancora che professionale.

L’evento sarà aperto dai saluti istituzionali e vedrà la partecipazione della dottoressa Letizia Bergallo, direttrice del servizio S.Pre.S.A.L., che illustrerà l’attività di prevenzione svolta dall’ASL TO4. Seguiranno interventi sui Piani Mirati di Prevenzione della Regione Piemonte, con focus sui rischi cancerogeni nelle attività di saldatura, sul comparto edilizio, e su agricoltura e selvicoltura.

Il dottor Alessandro Curati parlerà di “Futuri lavoratori consapevoli”, un progetto per avvicinare i giovani a una cultura della sicurezza reale, non di facciata. La dottoressa Gabriella Bosco presenterà il ruolo del TPALL, il tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, figura chiave nel monitoraggio dei rischi e nella formazione.
A concludere, la testimonianza di Daniela Gaiara, coautrice del libro “Il rogo delle bambine – La tragedia del lavoro dimenticata di Rocca Canavese”, memoria viva di quanto alto possa essere il prezzo dell’incuria.

Il messaggio è chiaro: la sicurezza non è un atto individuale, ma una responsabilità collettiva. Ogni piccolo gesto – indossare un casco, segnalare un pericolo, rispettare una procedura – può fare la differenza. E la differenza, a volte, è una vita salvata.

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