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Cento anni dalla nascita di Don Luigi Manassero, il ricordo diventa un libro

A San Giacomo la presentazione dell’opera di Anselmo e Fadda tra storia, spiritualità e comunità

Lo storico Claudio Anselmo

Lo storico Claudio Anselmo

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Martedì 16 settembre, alle ore 21, la chiesa parrocchiale di San Giacomo diventerà il cuore di una serata di memoria e cultura. Verrà presentato il libro Per me vivere è Cristo. Profilo storico e spirituale di Don Luigi Manassero, scritto da Claudio Anselmo insieme a Davide Fadda. L’evento chiude il ricco calendario di celebrazioni per il centenario della nascita del canonico, iniziato con i racconti e i ricordi del 5 settembre e proseguito con la messa solenne del 7 settembre al centro sportivo Il Camaleonte.

La figura di Anselmo spicca non solo come autore del volume, ma anche come storico di Brandizzo di riconosciuto prestigio. Solo pochi mesi fa, il 7 maggio, il Consiglio comunale di Cavagnolo gli ha conferito la cittadinanza onoraria su proposta del sindaco Andrea Gavazza e dell’assessore alla cultura Silvano Vallesio. Il riconoscimento è arrivato grazie al saggio che Anselmo ha firmato nel volume Cavagnolo nei secoli. Saggi di storia civile e religiosa, un’opera che ricostruisce con rigore la vita religiosa e gli edifici sacri del paese. Durante la presentazione del libro, l’11 maggio, nella sala del Centro culturale Cesare Martini, il pubblico era numeroso e partecipe: tra i presenti i sindaci della zona, il consigliere regionale Gianluca Gavazza, il vicario generale della diocesi di Casale Monferrato monsignor Desiré Arzogu e il medievista Aldo A. Settia, che ha tenuto la prolusione iniziale.

Lo stesso Anselmo aveva commentato così l’onorificenza: «Sono certamente contento per la cittadinanza onoraria di Cavagnolo, un paese e una comunità che per alcuni anni ho potuto conoscere a fondo esplorando le sue belle chiese – a cominciare da quel capolavoro assoluto che è Santa Fede e poi S. Secondo – consultando gli archivi comunali, parrocchiale e diocesano, scoprendo la singolare figura del venerabile Casimiro Barello, componendo le biografie dei parroci e delle opere da loro realizzate».

Storico di professione e di vocazione, Anselmo è attualmente segretario della Società Storica Chivassese e continua a lavorare su progetti ambiziosi. Tra i suoi obiettivi, ha rivelato, c’è la raccolta dei saggi su Brandizzo già pubblicati, nuove ricerche sui brandizzesi che parteciparono alle guerre del Risorgimento e un approfondimento sull’80° anniversario della strage della cascina Baudina, con uno studio sulle carte processuali legate alla repressione antipartigiana nel Chivassese.

La presentazione del volume su Don Luigi Manassero diventa così anche un momento per riconoscere la statura di un ricercatore che sa intrecciare rigore storico e sensibilità narrativa. Nel libro, Anselmo e Fadda ripercorrono l’intera vita del sacerdote nato nel 1925, ricostruendo non solo l’itinerario spirituale ma anche l’impatto sociale del suo ministero. La scelta del titolo, tratto dalla Lettera ai Filippesi, racchiude l’essenza della vocazione del canonico: «Per me vivere è Cristo».

Quella di martedì non sarà dunque una semplice presentazione, ma un vero atto di memoria collettiva. La comunità di San Giacomo e il territorio circostante si ritroveranno per rendere omaggio a un prete che ha lasciato un segno profondo e a uno storico che, con la sua instancabile ricerca, restituisce al presente la ricchezza di un passato che non deve andare perduto.

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