Cerca

I Colori di Settembre 2025: la grande musica in tutto l'eporediese

Quattro concerti gratuiti a Chiaverano, Albiano d’Ivrea, Bollengo e Burolo con dieci giovani talenti internazionali: dal barocco al contemporaneo, un viaggio tra note e luoghi simbolo dell’Anfiteatro Morenico

I Colori di Settembre 2025: la grande musica in tutto l'eporediese

Osian Duo

Dettagli evento

Settembre, in Canavese, non è solo il mese in cui l’estate lentamente si arrende ai primi venti freschi d’autunno. È anche il tempo in cui la musica torna a risuonare tra colline, chiese e teatri, portando con sé un intreccio di storie e di giovani talenti. Dal 5 al 26 settembre prende vita una nuova edizione de I Colori di Settembre, la rassegna concertistica che dal 2017 accompagna il territorio con appuntamenti di grande spessore, organizzata da Il Timbro ETS e capace di trasformare la cultura in esperienza condivisa. Quattro serate, dieci musicisti e un unico filo conduttore: la bellezza della musica classica che si mescola al fascino dei luoghi che la ospitano.

L’edizione 2025 si apre venerdì 5 settembre al Teatro Bertagnolio di Chiaverano con il Duo Mazzon-Löwenthal. Maria Mafalda Mazzon, classe 2004, ha già fatto incetta di premi internazionali e condivide la passione musicale con il fratello violinista Ulisse, con il quale ha vinto l’Euregio Chamber Music Competition. Sul palco, questa volta, sarà accanto ad Alessio Löwenthal, pianista marchigiano che a soli vent’anni ha conquistato più di venti concorsi internazionali, dalla Spagna al Portogallo. Insieme interpreteranno Fauré, Cilea, Mendelssohn e Brahms, dando il via a un viaggio che promette emozioni intense.

Il testimone passerà venerdì 19 settembre alla Chiesa di San Martino ad Albiano d’Ivrea con la Compagnia de Violini, formazione che porta nel nome e nello spirito la volontà di far rivivere lo splendore del barocco. Alessandro Ciccolini e Francesco Baroni, dopo venticinque anni di attività concertistica, hanno dato vita a un ensemble che si ispira al gruppo di violinisti attivo alla corte Farnese nel Seicento. Con loro Domenico Scicchitano e Giulia Gillio Gianetta. Ad Albiano riecheggeranno i suoni antichi di Zani, Somis, Caldara e Vivaldi, riportando il pubblico a un’epoca di fasti e raffinatezza musicale.

La terza tappa sarà domenica 21 settembre nella Sala Nuova Torre di Bollengo, dove l’Osian Duo, formato dalla flautista Chiara Boschian e dal chitarrista italo-messicano Eduardo Cervera, mostrerà quanto la musica da camera sappia ancora stupire. Entrambi diplomati con lode al Conservatorio di Udine, hanno studiato con maestri di fama internazionale e si sono perfezionati in ensemble prestigiosi. Recentemente hanno trionfato al Paganini Guitar Festival 2025 di Parma e a Bollengo presenteranno un repertorio che attraversa i secoli, con un’attenzione particolare alla musica del Novecento e contemporanea: Leo Brouwer, Roberto Abraham, Mario Castelnuovo Tedesco e Astor Piazzolla offriranno al pubblico un percorso denso di suggestioni.

adfa

Il gran finale è in programma venerdì 26 settembre a Villa Pasta di Burolo, con il Duo De Franco-Putrino. Antonella De Franco, arpista torinese del 1993, si è esibita nelle più prestigiose sale europee, da Zurigo a Berlino, passando per Venezia e Lisbona. Danilo Putrino, flautista calabrese, ha calcato palcoscenici internazionali e suonato con l’orchestra del Concertgebouw di Amsterdam diretta da Daniele Gatti. Insieme proporranno un repertorio originale e sorprendente, che spazierà da Jacques Ibert a Nino Rota fino a Ravi Shankar, per una serata che unirà classicità e modernità, tradizione e contaminazione culturale.

Tutti i concerti sono a ingresso gratuito, segno di una scelta precisa: portare la grande musica a disposizione di tutti, senza barriere. Dietro a questa rassegna ci sono il contributo dell’Unione della Serra, del Ministero della Cultura, della Regione Piemonte e della Fondazione CRT, oltre al sostegno di realtà locali che credono nella forza unificante della musica. Come sottolinea il maestro Stefano Musso, direttore della rassegna, “questi concerti sono anche un omaggio alla memoria di chi ha trasmesso saperi, ispirazione e passione; perché la musica non solo ci accompagna, ma ci racconta”.

Così I Colori di Settembre non è soltanto una serie di concerti, ma un viaggio condiviso tra note, storie e luoghi, un invito a fermarsi, ascoltare e lasciarsi trasportare. E ancora una volta, le colline canavesane diventeranno un palcoscenico naturale dove la cultura incontra la comunità.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori