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Festival Giacosa 2025: tre giorni di arte, poesia e musica per celebrare l’uomo, l’amico e il poeta

Dal 5 al 7 settembre la settima edizione del Festival celebra Giuseppe Giacosa con musica, teatro e la prima nazionale di “Tosca – Il canto e il sangue”, nel 125° anniversario della celebre opera di Puccini

Festival Giacosa 2025: tre giorni di arte, poesia e musica per celebrare l’uomo, l’amico e il poeta

5 settembre Martina Tosatto e Davide Motta Frè

Dettagli evento

Colleretto Giacosa, piccolo centro del Canavese che porta nel nome l’eredità del suo cittadino più illustre, si prepara ad accogliere la settima edizione del Festival Giacosa, in programma da venerdì 5 a domenica 7 settembre 2025. Un appuntamento che negli anni si è consolidato come momento di ritrovo per studiosi, appassionati di lirica, semplici curiosi e abitanti del territorio, tutti accomunati dal desiderio di rendere omaggio a Giuseppe Giacosa, figura centrale del teatro italiano di fine Ottocento, autore di testi teatrali, poesie e soprattutto librettista capace di scrivere pagine immortali al fianco di Giacomo Puccini e Luigi Illica.

L’edizione 2025 ha un significato particolare perché coincide con il 125° anniversario della prima rappresentazione della “Tosca”, uno dei capolavori assoluti del melodramma. Il festival sceglie di raccontare questa ricorrenza con una proposta originale: uno spettacolo inedito, “Tosca - Il canto e il sangue - Morire d’amore, uccidere per amore”, scritto e diretto da Oreste Valente. Non una semplice riproduzione dell’opera, ma un dramma in parole e musica che esplora i meandri psicologici della protagonista e rilegge la vicenda dal punto di vista delle scelte letterarie operate da Giacosa, restituendogli un ruolo da protagonista e non solo da coautore “dietro le quinte”. Sul palco, nel gran finale di domenica, il pubblico troverà il soprano Mimma Briganti, il tenore Dario Prola, la pianista Paola Del Verme e lo stesso Valente nei panni di Giuseppe Giacosa.

Il Festival si aprirà venerdì 5 settembre con “Bellissime”, in scena al Salone pluriuso “Piero Venesia”: uno spettacolo musicale che accompagna il pubblico in un viaggio lungo il Novecento, tra parole e canzoni che tracciano l’evoluzione della figura femminile nella società moderna. Un percorso ora leggero e ironico, ora intenso e riflessivo, che utilizza il linguaggio universale della musica per parlare di emancipazione, sogni, conquiste e contraddizioni.

Sabato 6 settembre sarà il momento di un evento pensato ad hoc per il Festival, ospitato in un luogo d’eccezione: l’Auditorium del Bioindustry Park “Silvano Fumero”. Qui andrà in scena “Al caro Pin che è nostro - Sentire l’arte prima di capirla”, spettacolo che permetterà di rivivere le atmosfere raffinate e vivaci dei salotti culturali frequentati da Giacosa, dove artisti e intellettuali si incontravano per discutere, creare e dare vita a nuove idee. Sul palco ci saranno giovani attori formatisi nei laboratori teatrali e al DAMS, guidati da Oreste Valente, che interpreteranno Giacosa e i grandi nomi del suo tempo, da Sara Bernhardt a Eleonora Duse, fino ad Arrigo Boito. Un modo per riportare il pubblico indietro nel tempo e farlo immergere nel fervore intellettuale che caratterizzò la “Grande Arca”, la dimora di Giacosa a Colleretto.

La domenica sarà come sempre il cuore identitario del Festival. In mattinata, i visitatori saranno accompagnati in un percorso tra i luoghi del poeta, con la Messa, la visita alla tomba e al monumento commemorativo. Poi si apriranno le porte della “Grande Arca”, la villa che fu casa e rifugio di Giacosa, eccezionalmente visitabile grazie alla disponibilità della famiglia. Camminare in quelle stanze significa toccare con mano la vita di un uomo che fu non solo librettista, ma anche poeta sensibile e intellettuale capace di raccontare le inquietudini del suo tempo. È in questo contesto che, nel pomeriggio, andrà in scena il grande evento conclusivo con la prima nazionale di “Tosca - Il canto e il sangue”, pensato per unire la forza evocativa del melodramma alla narrazione teatrale e letteraria.

Il Festival Giacosa non è soltanto un insieme di spettacoli: è un’esperienza che unisce cultura, memoria storica e territorio. Organizzato dal Comune di Colleretto Giacosa con il contributo della Città Metropolitana di Torino e il supporto di realtà locali come la Pro Loco, la Banda musicale di Colleretto Parella, la Bottega del Botta e il Bioindustry Park, il Festival rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini possa dare vita a un evento di grande valore. E soprattutto, tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuito, a conferma della volontà di rendere la cultura accessibile a tutti.

Chi parteciperà al Festival non troverà soltanto spettacoli, ma potrà vivere un’immersione totale in un mondo che appartiene al nostro patrimonio culturale. Un viaggio tra musica e teatro, tra poesia e memoria, tra passato e presente. Perché celebrare Giuseppe Giacosa significa anche riscoprire la vitalità di un territorio che continua a produrre cultura, a credere nel valore della parola e della bellezza, a costruire ponti tra generazioni.

Il Festival Giacosa 2025 promette di essere, ancora una volta, un’occasione per guardare all’arte non come a un ricordo lontano, ma come a un’esperienza viva e condivisa. E a Colleretto Giacosa, a settembre, l’arte tornerà a respirare tra le vie del paese e nel parco della villa del poeta, regalando emozioni destinate a restare nella memoria dei partecipanti.

locandina

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