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Alpignano torna al 1678: battaglie, giullari e magie per il grande Palio

Il 19 e 20 luglio due giorni di storia, fuoco e sorprese nel centro storico e nel parco del Castello

Alpignano torna al 1678

Alpignano torna al 1678: battaglie, giullari e magie per il grande Palio

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Due giornate dense, spettacolari, rumorose, coinvolgenti: ad Alpignano, il 19 e 20 luglio, il tempo torna indietro di quasi quattro secoli, e il centro storico si trasforma in un vero e proprio villaggio del Settecento tra giullari, fucileria, accampamenti e antichi mestieri. È il weekend del Palio di Alpignano, una delle rievocazioni storiche più attese della stagione, organizzata dalla Pro Loco con il sostegno dei quattro borghi cittadini.

Il programma è ampio e studiato in ogni dettaglio. Due gli appuntamenti centrali: le battaglie storiche del 1678, animate dai rievocatori del gruppo Pietro Micca e dai Miquelets provenienti da Barcellona, in scena sabato sera alle 20.45 e domenica pomeriggio alle 16.45 tra il Ponte Vecchio e piazza Parrocchia. Saranno scariche di fucili, colpi di cannone e urla di comando a scandire i momenti più intensi, ricreando atmosfere di guerra antica, tra realismo e suggestione.

Ma Alpignano non sarà solo teatro di battaglie. Domenica sera alle 19.30, nel cuore del borgo, arriva lo spettacolo “Aeternum Ludere”, un grande show di giullari, giocolieri, acrobati ed equilibristi, con numeri spettacolari e un tocco di fuoco scenico che promette di lasciare tutti a bocca aperta.

Tutta l’area storica sarà animata da accampamenti storici e spazi tematici. In piazzale Polesine la Compagnia 1016 del Drago, dell’Orso e del Cinghiale monterà un villaggio medievale completo, con strumenti di tortura, streghe, giochi e cambi della guardia, mentre il grande prato del Castello accoglierà un accampamento settecentesco con combattimenti simulati e attività dimostrative.

Via Matteotti sarà invece la via delle arti antiche e degli hobbisti. Qui prenderà vita un mercato d’altri tempi grazie ai “Ciarlieri Mercanti”, mentre il vecchio lavatoio ospiterà una dimostrazione di rapaci dal vivo. Poco più in là, “Le stanze del 1700” allestite dal Gruppo della Fenice Rinnovata proporranno laboratori, teatro, scherma e alchimia, aprendo finestre sulla vita quotidiana del Settecento.

Grande attenzione anche per i più piccoli: tra piazza Bellingeri e via Marietti si snoderà una “via dei giochi” con attività in legno, animatori in costume e illustratori di gioco, per far scoprire la storia attraverso il divertimento. A guidare l’arco saranno invece gli Arcieri del Grifone, con una scuola di tiro aperta a tutti.

Non mancheranno i momenti religiosi e istituzionali. Domenica mattina alle 10.00, la celebrazione della messa e la solenne processione con la statua di San Giacomo apriranno la giornata. A seguire, il corteo storico delle 18.00 anticiperà la corsa del palio delle 18.45, una sfida simbolica tra i borghi cittadini, accompagnata dai tamburini del gruppo Pietro Micca, dalle Bellyssime di Avigliana, dagli Argal e dai Mystiknot, che comporranno la colonna sonora della festa.

Le sale dell’Ecomuseo Cruto ospiteranno due mostre a tema. La prima, “I Personaggi del Palio”, raccoglie ritratti di concittadini alpignanesi in abiti del Settecento, realizzati da Pasquale Roccato e ambientati scenograficamente. La seconda, “Viaggio nella storia dei personaggi illustri di Alpignano”, curata da Antonietta Paradiso, svela aneddoti e curiosità su figure storiche poco note ma decisive per l’identità cittadina.

E poi c’è l’enogastronomia, vero motore sociale del Palio. Due le locande tematiche: la Locanda del Cambio, con la novità della “LamPiadina”, una piadina ispirata alla celebre invenzione di Cruto, e la Locanda Castello gestita dai volontari parrocchiali. Entrambe si affacceranno su piazza Parrocchia, con menù tipici a base di cossòt, piatti della tradizione piemontese, birre artigianali e sapori d’altri tempi.

A dare voce alla comunità è il presidente della Pro Loco, Sandro Leonardi: “Ci aspettiamo tanta partecipazione, coinvolgimento, entusiasmo. La festa è di tutti: cittadini, famiglie, bambini. Venite a viverla, a scoprirla, a sentirvi parte di una storia collettiva. Grazie a tutti i volontari e alle volontarie della nostra Pro Loco e dei borghi: è grazie a loro se tutto questo è possibile”.

Il Palio di Alpignano non è solo una rievocazione, ma un’esperienza che fonde memoria, spettacolo e comunità, trasformando per due giorni una cittadina di pianura in una capitale del tempo perduto.

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