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Lemie accoglie “Ảiva”, il racconto per immagini dell’acqua nelle Valli di Lanzo

In mostra quaranta scatti d’autore per riscoprire fiumi, ghiacciai e sorgenti

Lemie accoglie “Ảiva"

In mostra quaranta scatti d’autore per riscoprire fiumi, ghiacciai e sorgenti

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È l’acqua il filo conduttore della nuova mostra allestita a Lemie, nell’ex Confraternita accanto alla chiesa parrocchiale. Dal 12 luglio al 31 agosto 2025, il piccolo borgo delle Valli di Lanzo ospita “Ảiva. Segni d’acqua nelle Valli di Lanzo”, un progetto fotografico collettivo che si è fatto strada tra Piemonte ed Europa e che ora torna a casa, nel cuore di quelle montagne che ne sono protagoniste.

La mostra è curata dalla Società Storica delle Valli di Lanzo, con l’ideazione di Aldo Audisio e Laura Gallo. Le immagini in bianco e nero, una selezione di quaranta scatti tra gli oltre ottanta realizzati, raccontano il paesaggio idrico delle tre valli, dai ghiacciai più alti fino al leggendario Ponte del Diavolo di Lanzo. Un viaggio visivo attraverso sorgenti, cascate, canali, laghi, torrenti, pozzi, fontane: luoghi in cui l’acqua ha scolpito non solo la roccia, ma anche l’identità delle comunità.

Il progetto nacque tra dicembre 2019 e gennaio 2020, poco prima dell’inizio della pandemia, con il contributo di fotografi legati all’associazione Oculus Digitale. A firmare gli scatti sono Enrico Barale, Piervincenzo Bondonio, Maria Bufano, Luigi Casavecchia, Alberto Dagna, Alberto Dumassi, Pierangelo Gambotto, Aurora Intile, Andrea Maina, Federico Moschietto, Alessandro Pereno, Maurizio Rosati, Giuseppe Scrima e Giuliana Vittonetto, con il supporto tecnico di Giannetto Massazza.

L’acqua, nelle Valli di Lanzo, non è solo elemento naturale, ma parte integrante del vissuto, della memoria, del lavoro e della spiritualità alpina. La mostra si propone come un invito al cammino, alla riscoperta lenta di paesaggi che resistono al tempo, dove il silenzio di un laghetto o il fragore di una cascata diventano linguaggi di un territorio ancora autentico.

“Ảiva” è stata già esposta in altre sedi, anche all’estero, e il suo ritorno in Valle, seppur in forma ridotta per ragioni logistiche, ha un valore simbolico forte. A Lemie, il percorso si sviluppa in un ambiente raccolto, intimo e meditativo, che favorisce il contatto diretto con le immagini e con il senso profondo della mostra: ascoltare il paesaggio.

Il titolo, “Ảiva”, è un omaggio al patois, dove significa proprio “acqua”. Un termine semplice, ma denso di significati, che lega il presente alla tradizione e richiama la responsabilità di custodire un bene prezioso e fragile. In un tempo segnato da crisi ambientali, siccità e sfruttamento delle risorse naturali, il messaggio della mostra diventa anche un monito ecologico.

A coordinare l’allestimento è il Museo Tazzetti di Usseglio, già promotore di numerosi eventi culturali nelle valli, in collaborazione con il Museo Diffuso della Valle di Viù. Gli orari di visita sono disponibili sul sito ufficiale del Museo Tazzetti.

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