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04 Luglio 2025 - 16:39
Un mondo di danze sulle montagne: le Valli di Lanzo ospitano il 9° Festival Internazionale del Folclore
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Data di inizio 09.07.2025 - 21:00
Data di fine 13.07.2025 - 20:00
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Le Valli di Lanzo, tra le più suggestive del Piemonte, si preparano ad accogliere un'esplosione di colori, suoni e culture con il ritorno del Festival Internazionale del Folclore, giunto quest’anno alla nona edizione. Dal 9 al 13 luglio 2025, le comunità montane saranno il cuore pulsante di un evento che celebra vent'anni di scambi culturali e passione per le tradizioni popolari. Organizzato dal Gruppo Folk-Corale Rododendro, il festival rinnova il suo appuntamento biennale trasformando borghi e piazze in palcoscenici a cielo aperto, dove la musica e la danza diventano linguaggio universale.
La cerimonia di apertura si terrà mercoledì 9 luglio alle ore 21 in Piazza Peradotto a Lanzo Torinese, con una serata inaugurale che darà il via a cinque giorni di spettacoli diffusi tra Cantoira, Mezzenile, Viù e nuovamente Lanzo, sede della chiusura del festival prevista domenica 13 luglio alle ore 20 in Piazza Rolle. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e si svolgeranno anche in caso di pioggia in strutture coperte.
Sotto l’hashtag #NaturalAsFolk, il festival si propone di valorizzare il paesaggio alpino attraverso il folclore, inteso come forma viva e dinamica di identità collettiva. In un’epoca in cui le culture locali rischiano di sbiadire sotto la pressione dell’omologazione, questa rassegna è un invito a riscoprire il senso di appartenenza, condividendo danze e canti tramandati per generazioni.
Il Gruppo Rododendro, promotore dell’iniziativa, ha alle spalle una lunga storia di ricerca e valorizzazione del patrimonio musicale e coreutico delle valli alpine. Fondato nel 1973 da Giulio Giacchero, il gruppo ha raccolto e reinterpretato repertori di canti di montagna, balli tradizionali e scene teatrali ispirate alla vita rurale. Con il festival, il Rododendro ha saputo creare una rete di amicizie e collaborazioni artistiche che ha superato i confini regionali e nazionali, rendendo le Valli di Lanzo punto di riferimento nel circuito internazionale del folclore.
Questa edizione 2025 si annuncia particolarmente ricca grazie alla partecipazione di gruppi provenienti da altri continenti, tra cui spicca il Nantou Dance Group da Taiwan, con le sue danze rituali e costumi raffinati, e la Cultural Artistic Society Slavija dalla Bosnia-Erzegovina, che porterà sul palco le forti suggestioni dei Balcani con musiche tradizionali e ritmi coinvolgenti. Accanto a loro si esibiranno formazioni italiane e altri gruppi stranieri, in un mosaico etnico che rende onore allo spirito originario del festival: unire attraverso la diversità.
Non è solo una festa di folklore: è una piattaforma di dialogo culturale, dove le danze sarde si mescolano ai tamburi africani, dove le cornamuse piemontesi si fondono con le melodie orientali. L’obiettivo è chiaro: portare il mondo nelle valli, e allo stesso tempo portare le valli nel mondo, esportando un’immagine di montagna viva, creativa e accogliente.
Nel corso degli anni, il festival ha visto la partecipazione di gruppi da tutto il globo, dall’America Latina all’Europa dell’Est, dall’Africa al Sud-est asiatico. In ogni edizione si rafforza il legame tra artisti e pubblico, tra paesi e territori, in una dinamica di scambio che arricchisce non solo l’offerta culturale, ma anche il tessuto sociale locale. A beneficiarne sono anche le attività economiche, a cominciare da alberghi, ristoranti, artigiani e produttori locali, che trovano nella manifestazione un’occasione di visibilità e sostegno.
L’organizzazione, interamente gestita da volontari del gruppo Rododendro e delle amministrazioni comunali coinvolte, è già all’opera da mesi per garantire logistica, ospitalità e promozione. Ogni tappa del festival sarà accompagnata da momenti di degustazione enogastronomica, mostre, mercatini dell’artigianato e laboratori per bambini, con l’obiettivo di coinvolgere famiglie, giovani e residenti in un’esperienza culturale che sia anche di comunità.
In un contesto come quello delle valli alpine piemontesi, spesso alle prese con spopolamento, invecchiamento e carenza di servizi, eventi come questo sono un segnale forte: la montagna può e deve essere vissuta anche come luogo di produzione culturale, non solo come cartolina turistica o riserva naturale. La presenza di giovani artisti, scuole di danza e gruppi corali provenienti da tutto il mondo dimostra che la vitalità dei territori passa anche dalla loro capacità di aprirsi, accogliere e raccontarsi attraverso le arti.
Vent’anni dopo la sua fondazione, il Festival Internazionale del Folclore delle Valli di Lanzo si conferma non solo come evento culturale di rilievo, ma come progetto di resistenza creativa e valorizzazione territoriale, costruito dal basso e con passione.
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