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"Erbe Erbolari Erbari": a Usseglio la botanica diventa racconto tra storia e natura

Al Museo Tazzetti di Usseglio un viaggio tra piante officinali, saperi antichi e nuove prospettive sulla scienza botanica

"Erbe Erbolari Erbari":  a Usseglio la botanica diventa racconto tra storia e natura

"Erbe Erbolari Erbari": a Usseglio la botanica diventa racconto tra storia e natura

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Una mostra che unisce scienza, tradizione e passione per la conoscenza. È questo il cuore di "Erbe Erbolari Erbari", l’esposizione che dal 29 giugno al 7 settembre 2025 animerà le sale del Museo Civico Alpino "Arnaldo Tazzetti" di Usseglio, nel cuore della Valle di Viù.

Un viaggio affascinante nel mondo delle piante officinali e degli erbolari, figure cruciali della storia europea, capaci di trasformare l’osservazione della natura in conoscenza pratica. Nel Medioevo, queste erbe venivano coltivate negli orti dei semplici, spesso entro le mura dei monasteri. Con il Rinascimento nascono gli orti botanici di Pisa, Padova e Firenze, e con essi gli erbari, raccolte di piante essiccate che aprono la strada alla moderna botanica scientifica, base della farmacologia, dell’agronomia e persino dell’ecologia.

La mostra ripercorre queste tappe, ma lo fa dando volto e voce ai protagonisti che, tra il Settecento e l’Ottocento, hanno saputo interpretare il linguaggio delle piante. Come Fra Giovanni Antonio Bottalini, monaco certosino che tra il 1740 e il 1749 catalogò oltre 580 specie vegetali, corredandole di ricette mediche. O Francesco Peyrolery, di Viù, per anni pittore botanico all’Orto Botanico di Torino. E ancora, Clarence Bicknell, inglese trapiantato a Bordighera, che dedicò la vita alla flora ligure fondando un museo naturalistico. Infine Francesco Garnier Valletti, noto per i suoi frutti artificiali, vere opere di divulgazione scientifica dell’Ottocento.

La mostra valorizza anche il lavoro contemporaneo, come quello di Enrico Peter Grande, giovane erbolario attivo presso il Museo Tazzetti, che espone le sue tavole botaniche realizzate con cura scientifica e sensibilità artistica.

Accanto agli erbari storici, la sezione divulgativa propone “pillole scientifiche” sull’evoluzione delle piante, la loro capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici e le minacce alla biodiversità. Un allestimento che collega il sapere del passato alle urgenze del presente.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Accademia di Agricoltura di Torino, il Museo Clarence Bicknell, l’Istituto Internazionale di Studi Liguri, e con il contributo degli esperti Aldo Chiariglione, Marisa e Manuel Torello. Durante l’estate, sono previsti incontri tematici sul rapporto tra uomo, piante e ambiente.

Inaugurazione sabato 28 giugno alle ore 16.00. Un’occasione per immergersi in un patrimonio di saperi che, dalle radici della tradizione, continua a fiorire nel presente e a orientare il nostro futuro.

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