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Solstizio letterario in cascina: scrittura e natura si incontrano a San Giorgio Canavese

Sabato 21 giugno all’Azienda Agricola Caretto un pomeriggio dedicato ai sensi, ai ricordi e al potere terapeutico della scrittura con la presentazione del libro “Invisibile” di Debora Bocchiardo

Solstizio letterario

Solstizio letterario in cascina: scrittura e natura si incontrano a San Giorgio Canavese

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Quando la letteratura incontra la terra, nascono esperienze capaci di lasciare il segno. Sabato 21 giugno alle ore 17, nella cornice rurale dell’Azienda Agricola Caretto, in Strada per Ciconio, andrà in scena un appuntamento unico tra natura, parole e sensazioni. Un’occasione per riscoprire profumi, sapori e pensieri, lasciandosi guidare da una voce narrativa profonda: quella della giornalista e scrittrice Debora Bocchiardo, che presenterà il suo ultimo lavoro, “Invisibile” (Edizioni Pedrini).

Sarà un evento dal sapore speciale, immerso nel verde del Canavese e pensato per chi ama scrivere, leggere, ascoltare e, soprattutto, sentire. Il filo conduttore dell’incontro sarà proprio il potere sensoriale ed emozionale della scrittura, intesa non solo come espressione creativa, ma come strumento per elaborare ricordi, emozioni e vissuti, imparando a guardare il mondo con occhi nuovi.

«Scrivere è come riaccendere l’olfatto, il gusto, la vista, il tatto, l’udito. È un modo per imparare a vivere più intensamente», spiega Bocchiardo, che accompagnerà i presenti in un viaggio attraverso le parole e i sensi, affrontando anche i temi del benessere e della consapevolezza. Perché oggi, più che mai, è necessario tornare a “sentire” davvero ciò che ci circonda: la terra, i suoni, i silenzi, il respiro della campagna. Tutto ciò che troppo spesso, nella frenesia quotidiana, passa inosservato.

L’evento, descritto come un “Solstizio letterario”, sarà ospitato da un luogo ricco di storia: Cascina Caretto, sede dell’azienda agricola di Loris e Roberta Caretto, immersa tra i vigneti e i campi coltivati di San Giorgio Canavese. La storia della cascina affonda le radici nel XIX secolo, quando rappresentava il cuore pulsante delle attività contadine locali. Il passaggio generazionale, da Caretto Domenico a Loris nel 2004, ha permesso alla famiglia di continuare con determinazione una tradizione fatta di coltivazione onesta, passione per la terra e rispetto per il territorio.

Negli anni Ottanta, l’azienda ha fatto una scommessa importante: quella di credere nella tipicità dei prodotti locali, puntando su qualità e autenticità. Un investimento vincente, che ha portato alla crescita dei vigneti e a una rinnovata apertura alla comunità. Oggi la Cascina Caretto non è solo un’azienda agricola, ma anche un luogo di incontro, dove si mescolano agricoltura, cultura e relazioni.

L’invito, rivolto a tutti, è a partecipare per lasciarsi ispirare da un ambiente che parla di radici e rinnovamento, e da un libro – “Invisibile” – che invita a non avere paura della fragilità, ma a darle voce. Perché anche ciò che non si vede può essere raccontato. E, a volte, è proprio ciò che non si vede a rivelarsi più vero.

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