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Migrazioni, fossili e scienza viva: al Gran Paradiso torna "Natura in Evoluzione"

Laboratori, paleontologia e Homo sapiens: il viaggio della vita parte dal Parco

Migrazioni, fossili e scienza viva: al Gran Paradiso torna "Natura in Evoluzione"

Migrazioni, fossili e scienza viva: al Gran Paradiso torna "Natura in Evoluzione"

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Gran Paradiso, la natura si evolve. E lo fa sotto gli occhi di tutti, soprattutto dei più giovani. Torna la rassegna Natura in Evoluzione, giunta alla terza edizione, con un programma che mescola divulgazione scientifica e laboratori pratici, gioco e scoperta, esperienze sensoriali e sapere profondo. Il filo conduttore? La migrazione, fenomeno antico quanto la vita, esplorato qui in tutte le sue sfumature: ecologiche, evolutive, climatiche, culturali.

Il Parco Nazionale Gran Paradiso spalanca le sue porte alla scienza viva, quella che si fa sul campo, con il fango sulle scarpe e gli occhi pieni di domande. "Vogliamo avvicinare bambini e ragazzi al mondo della ricerca attraverso esperienze dirette, concrete, immersive", spiegano gli organizzatori. E non ci sono barriere d’accesso: tutte le attività sono gratuite.

Si comincia sabato 19 luglio con un pomeriggio denso, pensato per tutte le età. Alle ore 16, spazio a Fossili che passione!, laboratorio a cura dell’Associazione Bioma, per scoprire cosa fa davvero un paleontologo e imparare a riconoscere le tracce di vita del passato. Un tuffo nelle ere geologiche per mani curiose e menti aperte.

Giorgio Manzi

A seguire, alle ore 17, una delle voci più autorevoli nel campo dell’evoluzione umana: Giorgio Manzi, docente all’Università La Sapienza di Roma. Il suo intervento Diffusioni geografiche ed evoluzione umana promette di essere una lezione magistrale e accessibile al tempo stesso. “Da oltre due milioni di anni – racconta Manzi – le diverse specie del genere Homo hanno lasciato l’Africa per raggiungere territori sempre più lontani: l’Eurasia, poi l’Australia e le Americhe. Ma è solo con la comparsa di Homo sapiens che questo processo ha assunto dimensioni globali”.

Non si tratta, però, di semplici spostamenti. “Parliamo di vere e proprie diffusioni, che hanno coinvolto generazioni intere, trasformato habitat e modi di vivere, e modificato il volto della Terra nel tempo”. E non finisce qui. L’ultima grande ondata migratoria è recente, e riguarda la transizione dai cacciatori-raccoglitori agli agricoltori e allevatori. Un passaggio epocale che ha ridisegnato le mappe e le civiltà.

Con Natura in Evoluzione, il Parco rilancia un’idea semplice e potente: la conoscenza è movimento, trasformazione, migrazione di idee. E il futuro si costruisce seminando oggi, tra i boschi e le montagne, quella curiosità scientifica che può cambiare il mondo.

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