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Risorgimento liberale: a Ivrea si riaccende il dibattito sulle idee e sulla libertà

Sabato 10 maggio, alla Sala Santa Marta, incontro pubblico con il Partito Liberale Italiano, il Centro Pannunzio e la Scuola di Liberalismo. In programma la presentazione del libro dedicato a Mario Pannunzio

Diego Borla

Diego Borla

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Il pensiero liberale torna a farsi sentire, e lo fa da Ivrea, città che per vocazione storica e culturale ben si presta a ospitare un confronto su temi di libertà, responsabilità e crescita. Sabato 10 maggio, alle ore 16, la Sala Santa Marta accoglierà l’incontro pubblico dal titolo “Risorgimento liberale. La ricetta per tornare a crescere in libertà”, promosso dalla sezione LLI “Mauro Borla” di Ivrea. Un titolo che è insieme provocazione e proposta concreta, un richiamo alla necessità di ripartire dalle idee, prima ancora che dalle appartenenze.

Ad aprire l’incontro sarà Diego Borla, coordinatore regionale del movimento Liberali, Libertari e Liberisti, che introdurrà una discussione affidata a tre protagonisti del pensiero liberale italiano: Edoardo Massimo Fiammato, responsabile per il Piemonte della Scuola di Liberalismo; Pier Franco Quaglieni, presidente del Centro Pannunzio; Roberto Sorcinelli, segretario nazionale del Partito Liberale Italiano. Un’occasione per ragionare sul presente e sul futuro di una visione politica che, a dispetto dei numeri elettorali, non ha mai cessato di influenzare il dibattito culturale del Paese.

Durante l’incontro sarà presentato anche il volume “Il liberale Pannunzio. Tutto l’oro del mondo”, con l’intervento del professor Pier Franco Quaglieni e del direttore editoriale Ennio Pedrini. Il libro è dedicato alla figura di Mario Pannunzio, intellettuale scomodo e raffinato, fondatore del settimanale Il Mondo, simbolo di un giornalismo libero, critico e intransigente. Un liberale autentico, capace di rappresentare – allora come oggi – un modello etico e civile.

L’evento di Ivrea non è pensato come una celebrazione nostalgica, ma come un momento di riattivazione del pensiero, in un’Italia sempre più ingolfata tra centralismo burocratico, populismi e declino culturale. La proposta di un nuovo Risorgimento liberale passa da qui: dalla necessità di rimettere al centro la persona, i suoi diritti e i suoi doveri, la fiducia nell’impresa, il rifiuto dello statalismo pervasivo, la difesa delle autonomie e delle libertà costituzionali.

Ingresso libero e pubblico invitato a partecipare, in quella che si annuncia come una vera e propria chiamata alle idee. Un pomeriggio di confronto, aperto e civile, per tornare a parlare di politica nel senso più alto del termine.

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