Cerca

Mostre

"Natura Arte-Fatta": a Torre Canavese la mostra dei capolavori materici di Biagio Vellano

Dal 17 maggio al 15 giugno, alla Pinacoteca "Raissa Maksimovna Gorbaciova", un viaggio nell’arte e nella natura tra opere materiche e l’omaggio al gallerista Marco Datrino

"Natura Arte-Fatta": a Torre Canavese la mostra dei capolavori materici di Biagio Vellano

Dettagli evento

Sarà inaugurata venerdì 17 maggio alle ore 17.30, presso la Pinacoteca “Raissa Maksimovna Gorbaciova” sulla suggestiva Terrazza Belvedere di via Balbo a Torre Canavese (TO), la mostra “Natura Arte-Fatta”, un evento artistico che si preannuncia come uno degli appuntamenti culturali più attesi della stagione. In esposizione le straordinarie creazioni del Maestro Biagio Vellano (Trino/Vc 1928 – Brusaschetto/Al 2008): quadri-scultura nati dall'unione sapiente di materiali di recupero e terre naturali, in un affascinante dialogo tra arte e ambiente.

L’inaugurazione sarà anche l’occasione per un momento particolarmente significativo per la comunità torrese: contestualmente, verrà intitolata una nuova sala della Pinacoteca a Marco Datrino, indimenticato gallerista, antiquario, proprietario del vicino castello e figura chiave della vita culturale di Torre Canavese. Uomo di cultura e promotore instancabile di scambi artistici internazionali, Datrino ha lasciato un'impronta profonda, contribuendo tra l’altro a portare sul territorio progetti come i Pittori per la Pace.

Biagio Mellano

 Biagio Vellano in montagna

Gian Piero Cavallo, sindaco di Torre Canavese, sottolinea con emozione: “Intitolare questa nuova sala a Marco Datrino è un gesto dovuto e doveroso. Vogliamo ringraziare e ricordare un concittadino che ha dato tantissimo al nostro paese e all'arte in Canavese. Auspichiamo che questi spazi continuino, come oggi, a ospitare eventi di rilievo, capaci di dare lustro a Torre Canavese”.

La mostra, curata dalla critica d’arte dottoressa Carla Bertone, resterà visitabile fino al 15 giugno, con apertura al pubblico dal venerdì alla domenica, dalle 16.00 alle 19.00. È prevista un’apertura straordinaria domenica 18 maggio, in occasione della Camminata Reale, dalle 9.00 alle 12.00.

Il percorso espositivo si articola attraverso 25 opere materiche, corredate da spiegazioni, didascalie e citazioni tratte direttamente dai pensieri dell'artista. Come spiega la curatrice, “Il visitatore sarà guidato in un viaggio affascinante attraverso il mondo di Biagio Vellano, a partire da una presentazione biografica e da una selezione di fotografie, acquerelli e disegni. L'obiettivo è offrire una visione il più completa possibile del suo percorso creativo”.

Biagio Vellano, designer e arredatore di talento, è stato un artista colto, introspettivo, profondamente innamorato della natura e dell'arte nella loro espressione più autentica. Appassionato di archeologia e di musica jazz, il suo spirito libero si manifestava nella straordinaria capacità di vedere oltre la materia, reinterpretandola senza mai esserne prigioniero.

Non era la materia di partenza a condizionarlo, ma piuttosto la “materia ri-creata”, plasmata attraverso una libertà tecnica assoluta: dall’olio tradizionale ai fondi serigrafici ripresi con pastelli polverosi o cerosi, fino ai suoi celebri materici – vere e proprie sculture di colore, terra e fuoco.

In piena sintonia con lo spirito delle avanguardie artistiche, Vellano si immergeva completamente nella ricerca di una nuova “natura ricreata”, osservata con l’occhio del fotografo e restituita con la sensibilità dell'artista. Da questa tensione creativa nascono opere straordinarie, uniche e irripetibili, che lo hanno consacrato nella storia dell'arte contemporanea.

Se i pastelli sono colore e luce, i materici di Vellano sono materia e ombra: un vero e proprio microcosmo, un universo dove la materia prende forma viva. Con gesti arditi e tecniche innovative, l’artista dava vita a rocce, ghiacciai, fondali marini, fango e terre arse, utilizzando plastiche combuste, colate di vinavil, strati sovrapposti e fusi tra loro, modellati a mano ancora incandescenti.

In questo processo creativo estremo, Vellano bruciava letteralmente se stesso: “Le esalazioni nere ardevano nei suoi polmoni, consapevole dei rischi che correva, ma conscio che il dono dell’Arte non si può fermare”, racconta la curatrice. È proprio da questa dedizione totale, da questo sacrificio fisico e spirituale, che nascono i suoi capolavori più profondi e toccanti.

Un appuntamento, dunque, da non perdere per chi ama l'arte autentica, capace di scuotere e commuovere, e per tutti coloro che vogliono rendere omaggio a due grandi protagonisti della cultura canavesana: Biagio Vellano e Marco Datrino.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sulla mostra è possibile consultare il sito ufficiale del Comune di Torre Canavese:
www.torrecanavese.piemonte.it

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori