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“ArtNoir”: quando pittura e scrittura diventano “una cosa sola”

Il nuovo libro di Gino Angelo Torchio, che ha tratto ispirazione dalle opere del Maestro Francesco Capello, verrà presentato il 22 marzo a Palazzo Rubatto

CHIVASSO

Dettaglio di un quadro del Maestro Capello

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Gino Angelo Torchio, pneumologo presso l’ospedale San Luigi Gonzaga, e conosciutissimo medico di base della nostra città, che ha esercitato la professione fino a qualche anno fa, ha anche un’altra grande passione oltre alla medicina: la scrittura.

“Mi ci sono avvicinato nel 1984, attraverso l’Associazione Medici Scrittori Italiani, e fino al 1999 ho pubblicato i miei racconti sulla loro rivista - spiega Torchio -. Successivamente ho iniziato a scrivere romanzi, pubblicati indipendentemente da loro, e sono arrivato a quota 12. Quella che verrà presentata a giorni è la mia tredicesima opera”.

Sabato 22 marzo, alle ore 17, presso la sede de la Pro Loco Chivasso “L’Agricola” di Piazza Carletti 2, verrà presentato ufficilmente “ArtNoir”, alla presenza dell’editore Stefano Termanini.

“ArtNoir” è un libro diverso dal solito, e diverso dai precedenti, a partire dal suo “concepimento”. L’ispirazione per questo testo, infatti, il dottor Torchio l’ha avuta ammirando un’opera del Maestro Francesco Capello, che in quel momento era esposta presso il “Caffè Firenze”, un locale cittadino.

Raffigurava una ragazza dietro ad un vetro bagnato dalla pioggia, che stava facendo una telefonata… mi ha subito fatto pensare ad una telefonata di emergenza, tramite la quale stesse chiedendo aiuto per qualcosa - racconta il dottore -. Ho esposto a Francesco questo mio pensiero e lui mi ha detto che, in realtà, era una telefonata romantica. La cosa mi ha fatto sorridere, perché è davvero interessante come una stessa immagine possa far scaturire pensieri così diversi nella testa due persone. Da lì ho pensato: ‘Perchè non scrivere qualcosa di basato su ciò che un dipinto trasmette osservandolo?!”… Ho presentato la mia idea a Capello, che ne è stato entusiasta, mi ha mostrato molte sue bellissime opere, ne ho selezionate 10, e sulla base di queste è nato ‘ArtNoir”.

Il titolo del libro richiama già di suo la pittura, attraverso la parola “Art”, e la scrittura, attraverso il termine “Noir”; quest’ultimo rappresenta anche il genere di testo. “In tanti anni non avevo mai scritto un’opera noir, e così mi sono documentato al riguardo. Ma ho inventato qualcosa di nuovo, e ho scoperto un modo di scrivere molto più semplice rispetto a quello del romanzo. Ci sono diversi genere di noir e il mio è ispirato a quello mediterraneo, non a quello classico dove c’è sempre il morto; a quello dove si analizza la psicologia della vittima, creando suspense anche solo attraverso questo, dove non c’è un cadavere, ma magari solo un incidente d’auto o l’incontro con una setta, ecc. Il personaggio centrale è la vittima, non il capitano di polizia piuttosto che il questore o simili. Solitamente il noir è lungo, il mio invece è una novità assoluta, una raccolta di 10 racconti brevi indipendenti fra loro, perfetti per essere letti, ad esempio, uno per volta in diverse pause pranzo anche da chi ha poco tempo a disposizione. 10 racconti per un totale di 218 pagine, e ciascuno è arricchito dalla foto dello stupendo quadro da cui ha tratto ispirazione” spiega l’autore.

Chi presenzierà alla presentazione di “ArtNoir” avrà l’opportunità di conoscere l’autore Gino Torchio, il Maestro Capello, di acquistare il libro e di ammirare i quadri originali che resteranno esposti anche domenica 23 marzo, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

“Sono contento che le mie opere abbiano fatto nascere in Gino la voglia di scrivere questo libro - afferma Capello -. L’ho già letto e che reputo sia un insieme di racconti molto accattivanti, che incuriosiscono e che si snodano, parola dopo parola, in modo scorrevole. Invito tutti a leggerlo”.

Gino Angelo Torchio e Francesco Capello

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