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Valperga
25 Novembre 2024 - 18:07
Roberto Ravello di Fratelli d'Italia accusa Gobetti di revisionismo
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Data di inizio 26.11.2024 - 19:00
Data di fine 26.11.2024 - 22:00
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Alla vigilia dell’incontro pubblico previsto per domani, 26 novembre, presso la Società Operaia di Valperga, si alza il livello di tensione intorno all’evento intitolato “Foibe: come, quando, perché”, che vedrà protagonista lo storico Eric Gobetti. Organizzato dal Tavolo Antifascista Alto Canavese con il supporto di numerose associazioni e partiti di sinistra, l’evento è finito al centro di una dura polemica politica, alimentata dalle dichiarazioni del vice-Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte, Roberto Ravello.
Eric Gobetti, noto storico e autore del libro “E allora le foibe?”, è stato etichettato da Ravello come “revisionista e negazionista”. «Non accettiamo lezioni da chi, con la sua visione distorta della storia, cerca di strumentalizzare un tema così doloroso e ancora aperto come quello delle foibe», ha affermato Ravello in un comunicato stampa diffuso oggi. Ravello ha poi puntato il dito contro le associazioni e i partiti che sostengono l’evento, definendoli parte di un “sodalizio politico contro la verità”.
L’accusa più dura riguarda la presunta strumentalizzazione politica di un tema che, secondo Fratelli d’Italia, dovrebbe essere trattato con maggiore rispetto e serietà. La presenza di adesioni da parte di ANPI, PD, Rifondazione Comunista, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e altre realtà della sinistra locale è stata definita «un’ulteriore dimostrazione della disonestà intellettuale con cui si affronta la questione delle foibe».
L’incontro, che avrà luogo alle ore 19:00 in via Pierino Grosso 23, si propone di approfondire uno dei capitoli più controversi della storia italiana del Novecento: le foibe e il contesto storico che le ha caratterizzate. Promosso dal Tavolo Antifascista Alto Canavese e dal Circolo ARCI “Spazi di Società”, l’evento gode del sostegno di diverse sigle politiche, sindacali e associazioni, tra cui Libera, Emergency, e il Comitato Pace Alto Canavese.
Nonostante le critiche, gli organizzatori hanno difeso con fermezza la scelta di invitare Gobetti, sottolineando la necessità di approfondire il dibattito storico con il contributo di studiosi e ricercatori indipendenti.
Valperga si prepara a una serata che potrebbe registrare tensioni, con la possibilità di contestazioni da parte di gruppi vicini all’estrema destra. L’accusa mossa da Fratelli d’Italia nei confronti di Gobetti non è un caso isolato: lo storico è da tempo bersaglio di critiche per il suo approccio alle vicende del confine orientale italiano. La sua scelta di raccontare i fatti in un’ottica meno ideologizzata ha scatenato reazioni di forte polarizzazione, sia tra sostenitori che detrattori.
«Questo evento non è una provocazione, ma un’occasione per confrontarsi – affermano gli organizzatori –. In un clima sempre più polarizzato, crediamo sia fondamentale tornare a parlare di storia con serietà e apertura».
L’incontro non è solo un momento di approfondimento storico, ma assume una valenza politica, inserendosi nel dibattito più ampio sul fascismo e sull’antifascismo in Italia. La partecipazione di un ampio spettro di associazioni e partiti di sinistra vuole lanciare un messaggio chiaro: la memoria storica è un terreno da difendere contro ogni tentativo di manipolazione.
La serata, che proseguirà con una cena conviviale riservata ai soci ARCI, rappresenta un momento importante per il territorio, ma non privo di rischi. La presenza delle forze dell’ordine appare probabile, per garantire che l’incontro si svolga senza incidenti.
L’evento di domani non è solo un dibattito storico, ma una battaglia simbolica tra due visioni del passato italiano. Da una parte, il Tavolo Antifascista Alto Canavese e le realtà che lo sostengono vedono nella serata un’opportunità per approfondire temi complessi e per riaffermare i valori della democrazia e dell’antifascismo. Dall’altra, Fratelli d’Italia e i suoi sostenitori considerano l’iniziativa come un attacco alla memoria delle vittime delle foibe e una strumentalizzazione politica.
Qualunque sia l’esito della serata, è evidente che il dibattito su storia e memoria continua a dividere profondamente l’opinione pubblica italiana. A Valperga, il 26 novembre 2024 sarà ricordato come un giorno di confronto acceso, dove la storia, ancora una volta, si intreccia con la politica e la società.
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