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13 Novembre 2024 - 23:52
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Data di inizio 30.11.2024 - 00:00
Data di fine 30.11.2024 - 00:00
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Il 30 novembre, alle 18.30, la libreria Mondadori di Ivrea accoglierà Gianni Oliva per la presentazione del suo primo romanzo, Il Pendio dei Noci (Mondadori). A conversare con l’autore sarà Davide Gamba, offrendo ai lettori un’occasione per immergersi in una narrazione che fonde guerra e introspezione, in un’epoca carica di incertezze e speranze infrante.
Siamo nel 1918, sul Monte Grappa: la neve ancora non si è sciolta, segno di un aprile in ritardo, come se la primavera esitasse a portare vita su un terreno segnato dalla morte. Julien Vertou, sergente in trincea, osserva con occhi distanti, induriti dall'esperienza. Ex legionario, porta sul corpo e nell’anima le cicatrici di sedici anni nella Legione Straniera. Ha sepolto il passato e rinnegato ogni legame, ma ora, condividendo il fronte con ragazzi inesperti, soldati ancora carichi di speranze e timori, la sua solitudine inizia a incrinarsi.
Tra questi giovani c'è Gildo e Valdo, ragazzi che insieme non raggiungono i trentasei anni, e Domenico, un ventiduenne sopravvissuto a tre anni di guerra. Nei loro sguardi Julien riconosce l'ingenuità e la vulnerabilità di chi non ha ancora imparato che in guerra uccidere è una legge di sopravvivenza. La guerra in Nordafrica era stata spietata, fatta di istinto e rabbia; qui invece la trincea svela anche volti, speranze e cuori che Julien non pensava di poter ancora sentire. Ma il passato riaffiora, nei dettagli che sembrano insignificanti: una parlata, un nome familiare, il volto di una donna che riporta Julien a un tempo perduto, quando un domani era ancora immaginabile.
Gianni Oliva, storico e saggista, qui si misura con il romanzo, scegliendo di raccontare gli ultimi mesi del primo conflitto mondiale da un punto di vista umano e drammaticamente intimo. Attraverso le vicende di Julien e dei suoi giovani compagni, Il Pendio dei Noci diventa un racconto denso di emozioni e riflessioni. Tra montagne e trincee, Oliva traccia un ritratto impietoso e struggente del conflitto, dei legami e della nostalgia, narrando una storia che parla di guerra e amore, di uomini e memorie. Un esordio narrativo che promette di portare i lettori in una dimensione storica e al contempo profondamente personale.
Gianni Oliva, nato a Torino il 26 ottobre 1952, è uno storico, docente e politico italiano. Laureatosi in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino nel 1975, ha dedicato la sua carriera allo studio della storia italiana del Novecento, con particolare attenzione a temi come il fascismo, la Resistenza, la Repubblica di Salò e le vicende del confine nord-orientale.
Nel corso della sua carriera accademica, Oliva ha insegnato Storia delle istituzioni militari presso la Scuola di Applicazione d'Arma di Torino e ha ricoperto il ruolo di preside in diversi licei torinesi, tra cui il Liceo Classico Vittorio Alfieri. Dal 26 settembre 2022, è Presidente del Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Torino.
Parallelamente all'attività accademica, Oliva ha intrapreso una carriera politica: è stato assessore al Sistema educativo e formativo della provincia di Torino e, successivamente, assessore alla Cultura della Regione Piemonte nella giunta Bresso dal 2005 al 2010.
Autore prolifico, ha pubblicato numerosi saggi sulla storia italiana, affrontando temi spesso trascurati dalla storiografia tradizionale. Tra le sue opere più note si annoverano "Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell'Istria" (2002) e "La Repubblica di Salò" (1997)
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