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Ivrea
27 Dicembre 2023 - 01:58
Angelo D'Orsi
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Data di inizio 13.01.2024 - 21:00
Data di fine 13.01.2024 - 23:00
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“Nuovi Equilibri Sociali” invita ad assistere allo spettacolo teatrale intitolato: UN GRAMSCI MAI VISTO, opera vivace e coinvolgente creata e interpretata dallo storico, filosofo e giornalista Angelo D'Orsi che esplora la vita e il pensiero di Antonio Gramsci, militante rivoluzionario, politico e patriota, probabilmente uno dei pensatori italiani più studiati nel mondo ma tristemente poco conosciuto in Italia al di fuori dei circoli accademici.
L’evento si terrà presso l’aula magna del liceo scientifico “A. Gramsci” di Ivrea, sabato 13 gennaio 2024, alle 21.
L'invito è esteso a tutti gli studenti e cittadini del nostro territorio.
Gramsci scriveva: “Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti” e in questo particolare periodo storico caratterizzato dall’apatia e dall’indifferenza sociale arricchirsi delle parole, delle idee e degli insegnamenti di vita di Gramsci significa riscoprire quella bussola morale che giace impolverata nei meandri delle nostre memorie.
Partendo dal suo volume "Gramsci. Una nuova biografia", D'Orsi non pone limite alla creatività e porta il grande pensatore direttamente sul palco.
Un Gramsci redivivo che si racconta in prima persona portando la sua voce e la sua visione ai nostri giorni. Ma non è solo questo che rende unico questo spettacolo: i monologhi corrispondenti alle cinque parti del suo libro sono arricchiti da brani musicali e canti popolari di lotta e di lavoro in una fusione di contesti internazionali e vicende della tradizione operaia e contadina come se la Sardegna, Torino, la Russia e l'Italia trovassero un modo di raccontare, attraverso la musica e il canto, le vicissitudini umane e politiche di un Gramsci rivoluzionario, politico e ideologo coraggioso.
Un'esperienza intensa, emozionante e coinvolgente adatta a chiunque che vi conquisterà dal primo momento.
Lo stesso Gramsci, amante del teatro, critico teatrale e fautore della pedagogia di massa, ne sarebbe stato fiero!
Gramsci era amante del folclore e della musica e teorizzò il concetto di nazionale-popolare che noi di NES condividiamo e proviamo con fatica a diffondere. Questo spettacolo vuole essere un tributo a lui e alla sua eredità per questo la visione dello spettacolo non ha un costo definito seppur un vostro contributo a offerta libera e consapevole sarà comunque gradito. Siamo convinti che questo spettacolo rappresenti un’esperienza straordinaria! Non vediamo l'ora di mostrarvi perché. Vi aspettiamo numerosi!
Premesso che Antonio Gramsci è il pensatore italiano, dopo il XVI secolo, più tradotto e più studiato oggi nel mondo, ma poco conosciuto in Italia, al di fuori della ristretta cerchia di specialisti, sembra necessario rompere questo steccato, e far arrivare Gramsci al più vasto pubblico, a un pubblico “popolare”.
I tempi sono maturi per riscoprire parole, idee, insegnamenti di vita di questo straordinario personaggio: l’educatore, il militante rivoluzionario, il dirigente politico, il pensatore a tutto campo. Specie oggi, in una fase storica in cui abbiamo tutti bisogno di bussole e punti di ancoraggio per uscire da questa lunga "notte della repubblica". Gramsci, con la ricchezza del suo pensiero critico, con la sua volontà dialogica, con la sua dirittura morale, con il suo rigore intellettuale, con la sua originalità intellettuale e la creatività di linguaggio, con i suoi interessi così ampi e multiformi, appare un punto di riferimento tanto importante quanto negletto. Uno strumento per orientarsi nella modernità, e coglierne i segni contraddittori, come egli nella sua elaborazione tentò di fare.
A partire dal libro Gramsci. Una nuova biografia (Feltrinelli, 2017; nuova ediz. riv. e accr., ivi, 2018), di Angelo d’Orsi, la prima opera che ricostruisce integralmente vita e pensiero del Sardo, l’autore ha deciso di far conoscere quella vita in una forma teatrale, con un Gramsci che si racconta in prima persona. L’appassionata narrazione della vita di Gramsci, nella forma di sette monologhi concatenati, dialoga con momenti di musica e canti popolari di lotta e di lavoro, tratti dalla tradizione orale contadina e operaia coeva a Gramsci.
Le vicende umane di Gramsci, vengono così proposte, in un intreccio con le vicende politiche e l’elaborazione di un pensiero originale, all’interno dei diversi contesti geografici, politici e umani, dalla Sardegna a Torino, dalla Russia a Ustica, dal carcere di San Vittore a quello di Turi, fino alla clinica di Formia e quindi di Roma, dove morrà, dopo aver atteso alla stesura di due capolavori come i Quaderni e le Lettere.
Lo spettacolo costituisce un unicum che riesce a coinvolgere lo spettatore mediante il ricorso a diversi registri e linguaggi. Si tenga conto che Gramsci stesso non soltanto amava il teatro, e fu critico teatrale, ma riteneva il teatro un mezzo formidabile di pedagogia di massa. Era attentissimo ai fenomeni e alle manifestazioni di folclore, inoltre amava la musica e teorizzò il concetto di nazionale-popolare.
Si tratta dunque di un vero spettacolo gramsciano, oltre che di uno spettacolo su Gramsci, recitato in prima persona come se il narratore/attore – interpretato da Angelo d’Orsi – fosse lo stesso Antonio Gramsci.
Lo spettacolo, che non ha un copione, e quindi può subire modifiche da una rappresentazione all’altra, ha avuto la sua “prima” a Firenze, il 21 aprile 2018. Da allora si sono succedute numerose repliche, con varianti: Afragola (NA), Ales (OR, due repliche: 2019 e 2023), L’Aquila, Avigliana (TO), Bassano del Grappa (VI, due repliche: 2019 e 2022), Bologna, Brescia, Cagliari, Camaiore (LU), Empoli (FI), Fosdinovo (MS) Galàtone (LE), Ghilarza (OR), Giavera del Montello (TV), Isola Capo Rizzuto (KR), Jesi (AN), Lecce, Livorno, Marino (RM), Mesagne (BR), Palermo, Pietrasanta (LU), Pisa, Piombino (LI), Rimini, Roma, San Salvatore Monferrato (AL), Sarzana (SP), Torino (quattro repliche: 2019, due, 2021, 2022), Varese (due repliche, 2019), Volterra (PI; tre repliche, 2022 e 2023); Ozzano nell’Emilia (BO) e, fuori d’Italia, a Bruxelles.
Prossime repliche: Biella, Terni, Molfetta (BA), Roma, Afragola (replica), L’Aquila (replica), Torino (quinta replica).
Esiste una pagina Facebook sullo spettacolo che ne reca il titolo: “Un Gramsci mai visto".
Angelo d’Orsi, allievo di Norberto Bobbio, è stato Ordinario di Storia del pensiero politico all'Università di Torino. Ha insegnato anche altre discipline storiografiche, metodologiche e politologiche, a Torino, e in altri atenei (Statale di Milano, Piemonte Orientale). Negli ultimi due anni accademici ha tenuto un corso di storia al Politecnico di Torino. È stato visiting professor in numerosi atenei stranieri, specie in Francia e in Brasile. Attualmente svolge una intensa attività di conferenziere in Italia e all’estero.
Oltre alla storia delle idee e delle culture e dei gruppi intellettuali, specie dell’Otto-Novecento, si è dedicato al tema guerra, al fascismo e all’antifascismo, nonché a questioni di metodologia e di storia della storiografia. È autore di oltre cinquanta volumi, di centinaia di saggi e articoli. I suoi ultimi titoli sono 1917. L’anno della rivoluzione (Laterza, 2016); L’intellettuale antifascista. Ritratto di Leone Ginzburg (Neri Pozza, 2019); Manuale di storiografia (Pearson Italia, 2021). Da alcuni decenni studia la vita e il pensiero di Antonio Gramsci, al quale ha dedicato innumerevoli lavori, e la più completa biografia oggi sul mercato (Gramsci. Una nuova biografia, Feltrinelli 2017, ed. riv. e accr. 2018); ed è in uscita nei prossimi mesi sempre presso l’editore Feltrinelli, un nuovo libro gramsciano, che riprende e sviluppa con nuovi documenti e una più ampia argomentazione, la vita, l’azione e il pensiero di Gramsci, di circa 900 pagine. Ha trascorso il mese di maggio 2023 in Brasile dove ha tenuto lezioni su Gramsci (e altri temi), in numerose università, in occasione della pubblicazione del suo libro Gramsci. Uma nova biografia, ossia l’edizione brasiliana.
Ha fondato e dirige “Historia Magistra. Rivista di storia critica” e “Gramsciana. Rivista internazionale di studi su Antonio Gramsci”. Fa parte della Commissione per l’Edizione Nazionale degli Scritti di Gramsci e quella delle Opere di Antonio Labriola.
Giornalista, collabora a varie testate cartacee e on line, e svolge un ruolo di commentatore e opinionista su canali televisivi e in Rete.
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