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Borgomasino

Anche il bue, l'asinello e le greggi di pecore nel presepe vivente da record che coinvolge tutto il paese

La sacra rappresentazione si terrà la notte di Natale ad 800 anni da quella di Greccio realizzata da San Francesco D'Assisi

Anche il bue, l'asinello e le greggi di pecore nel presepe vivente da record che coinvolge tutto il paese

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Un presepe vivente da record coinvolgerà come figuranti tutti gli abitanti di Borgomasino la notte di Natale.

Un gruppo di giovani della parrocchia di Borgomasino (denominato: “Quelli di don Bosco”), dai 15 ai 25 anni, da alcuni anni mette in scena – con semplicità di mezzi ma con tanto impegno ed entusiasmo – due avvenimenti centrali della vita di Gesù: la Via Crucis in occasione del Venerdì Santo e la Natività nella notte del Santo Natale.

Ricorrendo quest’anno l’ottavo centenario del primo Presepe di Greccio - realizzato da San Francesco d'Assisi - il gruppo giovanile ha pensato di predisporre una rappresentazione più completa, coinvolgendo il più possibile i ragazzi e i bambini del paese (e dei dintorni).

E così, oltre ai personaggi principali (i cui costumi sono realizzati da alcune mamme di Borgomasino), attorniati da pastorelli e angioletti, sfileranno pecore, il bue e l’asinello.

PROGRAMMA

Alle ore 22,30 partirà il corteo dei personaggi dalla Cappella del “Nosello” e, attraversando il centro del paese, raggiungerà la Chiesa parrocchiale (i giovani invitano i residenti ad unirsi al corteo durante il percorso verso la Chiesa).

Alle 23,00 il parroco celebrerà la Santa Messa natalizia nella Chiesa parrocchiale; alle 24,00 si ricostituirà il corteo che raggiungerà il campo sportivo “Allea”, dove, nello scenario realizzato dagli stessi giovani, sarà rappresentata la Natività.

Al termine, il Gruppo Ricreativo Sportivo Borgomasinese offrirà a tutti vin brulè e panettone.

L’entusiasmo del gruppo giovanile è tanto; uguale è l’impegno e il lavoro per i preparativi, con la collaborazione di tanti: giovani, famiglie, catechiste, Amministrazione comunale, GRSB; l’intenzione è di aiutare tutti a vivere più in profondità il mistero del Natale, come avvenne, 800 anni fa, a Greccio …

Nella Quaresima 2021, a motivo delle persistenti limitazioni causate dal Covid, le stazioni della Via Crucis furono rappresentate e filmate e poi proiettate in Chiesa parrocchiale nella Settimana Santa; quel video fu consegnato a Papa Francesco, in occasione dell’Udienza generale di mercoledì 29 dicembre 2021, a cui tutti i giovani parteciparono, nell’emozione generale.

Ad 800 anni dal primo presepe...

Il 2023 è l'anno in cui si celebra la ricorrenza degli otto secoli dalla prima raffigurazione della Natività, che San Francesco ha realizzato a Greccio, una cittadina a pochi chilometri da Rieti. Nel 1223 il Santo patrono d’Italia si fermò nella valle del Reatino, probabilmente di ritorno da Roma, dove il 29 novembre aveva ricevuto da Papa Onorio III la conferma della sua Regola. Le grotte esistenti nei pressi di Greccio, gli ricordavano quelle che aveva visto in Terra Santa (vi era stato nel 1219-1220) e, in modo particolare, il panorama di Betlemme.

Due settimane prima di Natale, raccontano le Fonti, Francesco chiamò un nobile di nome Giovanni, e gli chiese di aiutarlo a realizzare il suo Presepe. Così il 25 dicembre di quell’anno, alla presenza di molti frati giunti a Greccio, San Francesco osservando la mangiatoia con il fieno, il bue e l’asinello, si riempì di gioia. «In quella scena commovente risplende la semplicità evangelica, si loda la povertà, si raccomanda l'umiltà. Greccio è divenuto come una nuova Betlemme», disse il santo (Fonti Francescane, 469).

«Vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo (...), come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l'asinello». Le Fonti Francescane descrivono il desiderio che nacque nel cuore di San Francesco nelle settimane precedenti al Natale 1223: rappresentare la Natività in modo che tutti potessero gustare con lo sguardo la concretezza del Dio che si è fatto uomo.

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