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Natale

Presepe vivente: ecco dove li fanno

A Tonengo di Mazzè, Chivasso, Borgomasino, Palazzo Canavese

Presepe vivente

Presepe vivente

Dettagli evento

L'incantevole tradizione del Presepe Vivente, una testimonianza tangibile della fede e della cultura italiane, sta per risplendere nuovamente in tutta la sua maestosità.

Originaria dell'Italia e radicata profondamente nelle sue tradizioni cristiane, questa rappresentazione ha attraversato i secoli per giungere fino a noi, trasformandosi in un'esperienza coinvolgente che coinvolge non solo i fedeli, ma anche i curiosi desiderosi di immergersi nella magia del Natale.

Difficile sarebbe stilare un elenco esaustivo dei Presepi Viventi più straordinari in Italia, data la vastità e la ricchezza di queste rappresentazioni. Da nord a sud, da est a ovest, si susseguono scenari unici e suggestivi che catturano l'attenzione e il cuore di chi vi partecipa.

Le radici di questa tradizione affondano nel 1223, quando San Francesco d'Assisi diede vita al primo Presepe Vivente a Greccio, un luogo che, ancor oggi, custodisce quel senso di autenticità e devozione che caratterizza questa antica celebrazione. Da allora, la pratica si è diffusa in tutta Italia, coinvolgendo non solo le grandi città ma anche i piccoli borghi, dove la partecipazione della comunità diventa l'essenza stessa dell'evento.

Ogni Presepe Vivente, in qualsiasi località si svolga, porta con sé un'anima unica. I protagonisti sono gli abitanti stessi dei quartieri, delle frazioni o dei paesi, che si trasformano in personaggi dell'antica Palestina per rivivere la nascita di Gesù.

Ogni dettaglio è curato con passione: dagli abiti ai mestieri antichi riproposti, tutto contribuisce a far rivivere l'atmosfera autentica di un tempo passato.

In Lombardia, a Bagnolo San Vito, in Sicilia, a Ispica e in molte altre località, i Presepi Viventi diventano veri e propri viaggi nel tempo. Le case e i negozi si trasformano in pittoresche botteghe artigianali, dove artigiani, pastori e contadini sembrano tornare in vita per raccontare la storia più antica e significativa della cristianità.

Nella provincia di Cuneo, nel cuore delle Langhe, a Dogliani, il Presepe Vivente assume una dimensione particolare, coinvolgendo centinaia di personaggi che riportano in vita il tessuto sociale e commerciale di un'epoca passata. Un'esperienza coinvolgente che fonde abilmente storia, tradizione e calore umano.

La magia dei Presepi Viventi si è diffuso anche in provincia di Torino. Tra i più conosciuti quello di Betlemme, piccola frazione di Chivasso gemellata con Betlemme in Cisgiordania, con la sua fedele rappresentazione dell'evento natalizio.  Qui proprio come duemila anni fa si rivive il momento della venuta al mondo di Gesù con un bambino vero.

Betlemme, Chivasso

A Tonengo di Mazzè la tradizione tutti gli anni viene riproposta nella la via centrale, con partenza da Moronera. Segue su via Garibaldi fermandosi davanti alla Chiesa Parrocchiale. Segue poi il raduno del bestiame presso il piazzale adiacente San Francesco.

A Borgomasino la parrocchia organizza per la vigilia di Natale alle 22,30 il corteo con i personaggi, partendo dalla Cappella del Nosello verso la chiesa dove alle 23 sarà celebrata la Santa Messa.

A seguire, corteo fino al campo sportivo Allea, per la rappresentazione della Natività (i bambini potranno farsi fotografare con gli animali del presepio). La nottata si concluderà con la distribuzione di panettone, cioccolata calda e vin brulè da parte del GRSB. 

Il presepe vivente è ormai una tradizione in paese. E anche un fiore all’occhiello. Lo scorso anno una decina di ragazzi della parrocchia del Santissimo Salvatore di Borgomasino avevano ritirato un premio a Roma, dopo la visita da Papa Francesco. La gita era stata offerta loro dal parroco don Massimo Ricca.

Palazzo Canavese

Palazzo Canavese, torre dell'orologio

A Palazzo Canavese, nell’eporediese, l’idea del presepe vivente nasce nell’Oratorio ed è di due animatrici, Maria Teresa Mosca e Viviana Mosca, con il supporto di Don Geoffrey, del diacono Alessandro Ugo e di Elsa Giovannini. 

Sul filo conduttore della poesia di Guido Gozzano “La Notte Santa” la rappresentazione avrà inizio alle ore 20,30 dalla piazza Olivetti quando, circa 20 bambini di età compresa tra i 4 e i 13 anni, daranno vita ad un suggestivo corteo di angeli e pastorelli mentre Maria e Giuseppe chiederanno ospitalità. Lungo la via i palazzesi apriranno i loro portoni e cortili e donne e uomini faranno rivivere antichi mestieri. Si giungerà alla Chiesa alle 21 per assistere e animare la Santa Messa; al termine il gruppo Alpini Palazzo-Piverone offrirà la cioccolata calda e il vin brulé sulle note della Banda Musicale mentre i bambini consegneranno piccoli doni creati in oratorio, a tutti i presenti.

“Ringrazio i bambini, le loro famiglie e tutti coloro che mi hanno supportata in questa iniziativa” dice Maria Teresa Mosca.

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