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Ciriè
29 Giugno 2023 - 12:25
il fondatore Franco Malerba
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Data di inizio 29.06.2023 - 19:00
Data di fine 29.06.2023 - 23:30
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Dalla fondazione nel 1983 per volontà di Franco Malerba, rimasto paraplegico dopo un incidente, ai progetti di inclusione sociale tra Torino e provincia per dare un’opportunità a coloro che rimangono ai margini della società e del mondo del lavoro: persone con disabilità psico-fisiche, donne fragili e giovani in cerca di occupazione. Fino all’apertura del Laboratorio Franco Malerba a Lanzo, il nuovo insediamento produttivo sostenibile che fornirà prodotti e servizi alle aziende locali e alla comunità, e costituirà una nuova Comunità Energetica Rinnovabile.
Saranno questi i temi trattati nel corso del grande evento che si terrà questa sera in area Remmert a Ciriè per celebrare le tappe dei 40 anni di attività della cooperativa sociale Dalla Stessa Parte.
All'evento che si terrà dalle 19 presso la Tensostruttura di Villa Remmert, saranno presenti: Maurizio Marrone, assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte; Loredana Devietti Goggia, Sindaca di Ciriè, Roberto Malerba, figlio adottivo di Franco Malerba, Agnese Ferraud, compagna di vita di Franco Malerba, Antonio Palese, regista del docufilm su Franco Malerba, Gianluca Bruna, Responsabile Consigliere di amministrazione “Dalla Stessa Parte” Onlus.
La storia della Cooperativa Sociale “Dalla Stessa Parte” è, sin dalle origini, profondamente legata alla vicenda umana di Franco Malerba, che ne è stato il fondatore e, fino al 1993, il presidente, dedicando sempre il suo tempo come volontario.
Divenuto paraplegico in seguito ad un incidente stradale, appena diciottenne, ha vissuto sulla pelle tutte le drammatiche emarginazioni di chi porta un handicap: esclusione dal mondo del lavoro, mancanza di opportunità di socializzazione, marginalizzazione a causa della presenza di barriere architettoniche e della poca sensibilità della società.
Con queste problematiche si è confrontato per tutta la vita, fino alla morte avvenuta il 25 dicembre 1993 a quarantacinque anni.
Maturata la sua coscienza sociale nel mondo del volontariato torinese, Malerba si trasferisce nel 1979 a Ciriè, e il suo attivismo lo fa subito entrare in contatto con altre persone sensibili al problema dell’handicap, nasce così il Gruppo Inserimento Sociale Handicappati che da allora si occupa dei diritti negati dalla nostra società ai soggetti svantaggiati. Tali sono il diritto all’autonomia (accompagnamenti, assistenza, barriere architettoniche), il diritto alla salute (riabilitazione, cure adeguate), il diritto alla socialità ed all’istruzione (CST, scuole professionali) ed il diritto al lavoro, soprattutto.
Proprio il diritto al lavoro risultò, e risulta tuttora, essere quello maggiormente disatteso: per la mancanza di percorsi formativi adeguati nelle scuole professionali, per disattenzione del legislatore e diffidenza delle imprese (che, vuoi per incompetenza, vuoi per pregiudizio, ritenevano impossibile l’inserimento lavorativo dei portatori di handicap); soprattutto per le grandi modificazioni che l’organizzazione del lavoro sta subendo nelle imprese a causa dell’innovazione tecnologica e della globalizzazione.
Nata con un settore di artigianato in cuoio, in un piccolo retrobottega di un negozio, la Cooperativa Dalla Stessa Parte ha progressivamente esteso le proprie attività: nel 1985 attrezzando un nuovo centro, da affiancare all’esistente negozio, dove è nato il laboratorio artigianale del cuoio e dal 1986, i settori di assemblaggio componenti elettronici (DSP Settore Elettronica) ed il settore di manutenzione aree verdi e vivaio (DSP Settore Verde).
Nel 1989 le crescenti esigenze di spazio dovute alla diversificazione delle attività produttive hanno richiesto un ampliamento ulteriore dei locali; si è pertanto ristrutturato un ex tiro a segno militare, concesso in uso dall’amministrazione comunale, e nei lavori è stata coinvolta la cittadinanza attraverso il lavoro volontario di associazioni e singoli cittadini.
Tale struttura è divenuta la sede legale e principale della Cooperativa Sociale Dalla Stessa Parte, così evolutasi in base alla legge 381 dell’8 novembre 1991, che proprio da questa nuova normativa ha tratto nuova spinta per il proprio sviluppo, sfruttando l’opportunità di convenzionarsi con gli enti pubblici per l’esecuzione di commesse lavorative, a fronte dell’inserimento nella propria compagine sociale di cittadini disabili.
Dalla Stessa Parte ha sempre privilegiato nei suoi servizi e nei suoi prodotti la qualità dell’intervento e la professionalità dei propri operatori; sia che si trattasse dell’addestramento professionale e della formazione al lavoro di cittadini disabili – la propria missione aziendale e la propria specializzazione– cui dedica importanti risorse nella ricerca, nella sperimentazione e nella formazione continua: offrendo questo importante servizio al Centro per l’Impiego, al Consorzio Socio Assistenziale, ad altri enti pubblici del territorio, ed alle aziende; sia nei lavori offerti al mercato, svolti con i propri soci, svantaggiati e non, in competizione con le aziende operanti nello stesso territorio della provincia di Torino.
Per Dalla Stessa Parte, essere “aziendalmente capace” ha significato e significa essere sul mercato, in modo competitivo ma “etico”, con la propria produzione (non limitata al settore pubblico ma rivolta anche e soprattutto a quello privato) ed i propri operatori al servizio degli inserimenti lavorativi; è in questo ambito che si esplica la sua “socialità”, ovvero dando ai soggetti svantaggiati dignità autentica di cittadini mediante l’inclusione all’interno del processo organizzativo (cioè produttivo e relazionale) che li rende capaci di generare reddito e pertanto di mantenersi.
Il concetto di “essere azienda” si è inoltre concretizzato in una costante attenzione all’efficacia della progettazione ed alla qualità degli interventi, sempre realizzati privilegiando l’unitarietà dell’individuo: strada questa che ha condotto al percorso per ottenere la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001.
Il territorio ha riconosciuto queste caratteristiche, e le sue crescenti richieste hanno convinto la cooperativa ad ampliare il proprio intervento sia sul versante produttivo che in quello formativo ed educativo, attraverso un impegno continuo di miglioramento e di rinnovamento: ciò ha dato origine a nuovi ambiti di intervento come quello dell’impiantistica e quello delle attività informatiche.
DSP ha inoltre collaborato proficuamente con molte realtà istituzionali del territorio, in qualità di attuatore nell’ambito di progetti finanziati dalla legge 104/92 e come partner in progetti europei; ha inoltre attivato interessanti contatti con aziende private, come consulente per i processi di integrazione lavorativa di personale disabile ai sensi della legge 68/99.
L’evoluzione delle condizioni di mercato (con la crisi del triennio 2008-2010) ha richiesto la strutturazione di più forti sinergie locali, e l’attuazione di “economie di scala” al fine di migliorare la redditività e la funzionalità della cooperativa: per questo nel 2009 DSP ha avviato con le altre realtà territoriali, una collaborazione strutturata finalizzata alla costituzione di un “Gruppo Cooperativo Paritetico” che, salvaguardando l’individualità e la peculiarità della singola organizzazione, permetta l’integrazione stabile fra funzioni direzionali e la sinergia fra settori operativi, migliorando le performances ed i risultati economici di tutti i partner.
IL PROGETTO MR. GRAB
“Mr. Grab.”, progetto di accoglienza e integrazione per migranti e richiedenti asilo, è l’acronimo di “Gruppo Abitativo”, e sta a significare la scelta di fare accoglienza capillare e diffusa in piccoli alloggi sul territorio, per favorire la convivenza e l’integrazione; ma richiama anche il verbo “to grab”, aggrapparsi, per ricordare che migrare è, anche, rischiare la vita in mare, aggrappati a un gommone…
I richiedenti asilo sono persone che, trovandosi fuori dal loro paese di origine, non possono o non vogliono tornarvi per il timore di essere perseguitate per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche. Oppure sono persone che fuggono da una situazione di guerra o di non rispetto dei diritti umani o di rischio di vita per cause ambientali o economiche. Per questi motivi, chiedono protezione al nostro paese e diventano dei rifugiati. In Italia il diritto di asilo è garantito dall’art.10 comma 3 della Costituzione.
Il progetto Mr. Grab. è attivo sul territorio delle Valli di Lanzo dal 2016, in collaborazione con la cooperativa Stranaidea scs, e si differenzia formalmente al suo interno nel servizio CAS (Centro Accoglienza Straordinaria: eroga prima accoglienza, per persone appena giunte in Italia e in attesa di titolo di permanenza) e SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione: eroga attività finalizzate all’inserimento stabile nella comunità locale di persone che hanno già titolo di permanenza).
Mr. Grab. ha come obiettivo principale la (ri)conquista dell’autonomia individuale dei richiedenti/titolari di protezione internazionale e umanitaria accolti. Quella proposta Gr.Ab. è un’accoglienza integrata, ovvero prevede, oltre alla messa in atto di interventi materiali di base (vitto e alloggio e cura della salute), anche servizi volti all’inclusione di cittadinanza, funzionali alla (ri)conquista dell’autonomia individuale: formazione linguistica, scolastica e professionale; inserimento lavorativo; inserimento sociale; tutela legale.
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