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Carlo Levi: medico, pittore e scrittore torinese antifascista al confino in Lucania, poi senatore

Conferenza di Cristina Demeglio mercoledì al Teatro “Angelini”

Carlo Levi mentre dipinge un ritratto

Carlo Levi mentre dipinge un ritratto

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La prossima conferenza dell’Università della Terza Età e del Tempo Libero, mercoledì 16 novembre alle 15,30 al Teatro “Angelini”, verterà sulla figura di Carlo Levi, scrittore, pittore e attivista antifascista italiano. Per l’occasione la relatrice sarà Cristina Demeglio, per un trentennio insegnante di storia dell’arte nei licei milanesi, e volontaria Unitre dal 2009.

«Quando mi hanno chiesto di parlare di Carlo Levi e della sua attività di pittore - spiega la professoressa - sono andata a documentarmi, perché lo conoscevo solo come scrittore. Quando ho approfondito l’argomento mi sono innamorata della sua personalità complessa» . 

Carlo Levi si è laureato in medicina con il massimo dei voti a 22 anni, facendo successivamente internistica per più di un anno. «Ha poi lasciato la professione per dedicarsi alla pittura. Ha dipinto fin da giovane senza frequentare alcuna scuola, ma seguendo la passione paterna» continua Demeglio

L’incontro verterà anche sul lato politico del personaggio, andando a toccare il periodo di lotta clandestina, che l’ha portato a molti viaggi tra Italia e Parigi.

«Carlo Levi conoscerà anche il carcere, per poi essere confinato in Basilicata. E proprio nell’Italia meridionale è stato il primo pittore a documentare le condizioni in cui vivevano i contadini. Vedendo tanta sofferenza, è stato poi costretto a praticare anche la medicina», conclude Demeglio

Levi, autore di Cristo si è fermato a Eboli, sarà poi eletto senatore per due legislature, negli anni Sessanta, e morirà a Roma nel 1975.

Durante l’incontro verranno inoltre presentate alcune slides e brevi filmati, per comprendere al meglio l’evoluzione artistica di Levi.

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