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Italia, ripensaci: Ivrea in piazza contro le armi nucleari

Il 152° Presidio per la Pace celebra l’anniversario del Trattato ONU TPNW, chiedendo al Comune e al Governo di aderire al disarmo nucleare

Armi nucleari

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Sabato 18 gennaio, Ivrea ospiterà il suo 152° Presidio per la Pace, un appuntamento che si intreccia con un’importante ricorrenza internazionale: il quarto anniversario dell’entrata in vigore del Trattato delle Nazioni Unite sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW). Questo trattato, ratificato finora da 73 Stati, rappresenta un passo cruciale per l’eliminazione degli ordigni atomici, ma l’Italia, ad oggi, non vi ha ancora aderito.

I promotori del presidio invitano i cittadini a sostenere la campagna “Italia, ripensaci”, lanciata dalla Rete Italiana Pace e Disarmo, per sollecitare il nostro Paese a firmare e ratificare il TPNW. Con una minaccia nucleare sempre più concreta, il messaggio che si vuole diffondere da Ivrea è chiaro: “Via dall’Italia le armi nucleari!”

Un appello al Comune e al Governo
I partecipanti chiedono che il Comune di Ivrea, già membro della rete internazionale Mayors for Peace dal 6 luglio 2021, si faccia portavoce di un appello formale al Presidente della Repubblica e al Governo Italiano. L’obiettivo è spingere l’Italia non solo ad aderire al Trattato TPNW, ma anche a liberarsi delle testate nucleari presenti nelle basi NATO sul territorio nazionale. La rete Mayors for Peace, presieduta dal sindaco di Hiroshima, rappresenta un alleato di peso in questa battaglia globale per il disarmo.

Cartelli, musica e letture per la pace
Come ogni sabato, il presidio si svolgerà con un’ora di manifestazione pacifica in Piazza Ferruccio Nazionale, di fronte al Municipio. I partecipanti partiranno alle 11 da Piazza Balla, portando con sé cartelli, musica e letture che testimoniano l’impegno per un mondo senza armi nucleari.

Ivrea, città dalla forte tradizione civile, alzerà ancora una volta la voce contro la proliferazione atomica. Un grido che si spera possa essere ascoltato dalle istituzioni: l’Italia ripensi la sua posizione e si schieri finalmente dalla parte della pace.

locandina

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