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“Per troppe donne la violenza è pane quotidiano”: Cirié si mobilita contro la violenza di genere

Dal flash mob teatrale al teatro-danza, una settimana di eventi gratuiti per riflettere e agire insieme contro un fenomeno strutturale che colpisce ogni giorno

“Per troppe donne la violenza è pane quotidiano”: Cirié si mobilita contro la violenza di genere

Maltrattamenti in famiglia (foto archivio)

Dettagli evento

La violenza contro le donne non è un'emergenza temporanea, ma un fenomeno radicato che attraversa ogni aspetto della società: dai femminicidi agli stupri, dai maltrattamenti domestici allo stalking. È una battaglia culturale e strutturale, che richiede l’impegno di istituzioni, cittadini e associazioni. In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la città di Cirié propone una settimana di eventi per riflettere e agire insieme.

Dal pane quotidiano alla sensibilizzazione artistica

Gli appuntamenti inizieranno sabato 23 novembre, con un gesto simbolico ma potente: nelle panetterie cittadine il pane sarà confezionato in sacchetti recanti la scritta "Per troppe donne la violenza è PANE QUOTIDIANO" e il numero 1522, un riferimento essenziale per chi subisce violenza o stalking. Questo piccolo ma incisivo messaggio vuole raggiungere ogni famiglia, ricordando che la denuncia è il primo passo verso il cambiamento.

Nel pomeriggio, via Vittorio Emanuele II diventerà teatro di un flash mob itinerante organizzato dall’associazione culturale Macapà, con il sostegno di Radio Emergenza Base Sierra. Giovani attori daranno vita a performance di “teatro verità”, utilizzando il pane come filo conduttore per raccontare storie di violenza e resistenza. Il percorso si concluderà in Piazza San Giovanni, unendosi simbolicamente a tutta la comunità.

La giornata si chiuderà alle 21.00 al Teatro Magnetti con lo spettacolo di teatro-danza “La donna è arte”, a cura del Centro Danza Cirié e del CIAC Cirié. Un’opera che unisce emozione e riflessione, patrocinata dal Comune e dall’ASLTO4, per ricordare come l’arte possa essere un potente strumento di denuncia.

Storie vere, riflessioni e consapevolezza

Martedì 26 novembre, alle ore 20.45, la Sala dell’Affresco di Palazzo D’Oria ospiterà un incontro dal forte impatto emotivo. Barbara Bartolotti, vittima di violenza e oggi presidente di un’associazione a lei intitolata, racconterà la sua esperienza. A intervistarla sarà la psicologa Lory Semeraro, che guiderà il pubblico in un viaggio attraverso le cause profonde del fenomeno e le possibili vie di uscita.

Concludere con una mostra che sfida i pregiudizi

Venerdì 29 novembre, alle 17.00, la Sala del Consiglio di Palazzo D’Oria aprirà le porte alla conferenza “L’abito non è responsabile. Storie di donne e di ordinaria violenza”. L’incontro, curato dalla sezione locale di Amnesty International e introdotto da Ernesto Scalco, vuole smantellare pregiudizi ancora troppo diffusi, come quello che collega la violenza all’abbigliamento delle vittime. Interverranno Stefania Spinardi e Cristina Donadio, esperte del Servizio Sociale dell’ASL TO4, per fornire dati, testimonianze e soluzioni concrete. L’evento sarà affiancato da una mostra legata alla campagna #iolochiedo, ospitata nell’atrio del Consiglio.

Un invito alla comunità

Tutti gli eventi sono gratuiti e aperti a tutti. L’Amministrazione comunale invita donne, uomini, giovani e adulti a partecipare e contribuire a una riflessione collettiva. La violenza si combatte unendo le forze, perché è solo attraverso l’educazione e la consapevolezza che si può spezzare il ciclo della sopraffazione.

locandina

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