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Traversella, le miniere tornano a vivere: aperto il Museo Accessibile

Un viaggio tra storia, natura e memoria: a Traversella il nuovo Museo delle Miniere diventa accessibile a tutti, con percorsi inclusivi, visite guidate e degustazioni di sapori della Valchiusella

Traversella, le miniere tornano a vivere: aperto il Museo Accessibile

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Un’intera giornata per celebrare la memoria di un territorio e il suo futuro, nel segno dell’accessibilità e della valorizzazione culturale. Sabato 20 settembre a Traversella si terrà l’inaugurazione del Museo Accessibile delle Miniere, un progetto ambizioso che rende finalmente fruibile a tutti un patrimonio unico, intreccio di lavoro, storia e identità.

Il programma è ricco e scandito da momenti di cultura, convivialità e scoperta.

Alle 10.30 l’inaugurazione ufficiale con la prima visita al nuovo Museo, alle 11.30 il convegno “Il turismo lento e accessibile e il turismo minerario, opportunità per la Valchiusella” nella sala del Gruppo Mineralogico Valchiusella, di fronte al Museo. A seguire, alle 12.30, un buffet di prodotti tipici della Valle a cura della Condotta Slow Food Valchiusella.

Nel pomeriggio il Museo aprirà le porte dalle 14 alle 18 per visite guidate, con orari specifici alle 14.30, 15.30, 16.30 e 17.30 per l’accesso alla miniera. Alle 14.30 e alle 16.30 sarà inoltre possibile percorrere il Sentiero del Minatore dell’Ecomuseo “Il Ferro e la Diorite”, reso accessibile anche ai disabili motori grazie alla Joelette messa a disposizione dai volontari del CAI di Ivrea, con prenotazione obbligatoria entro il 13 settembre. Sempre nel pomeriggio spazio ai sapori locali, con degustazioni di miasse e altre specialità della Valle. Infine, alle 17, la presentazione del libro di Guglielmo Berattino“L’antica comunità di Valchiusella ed i suoi ex Cantoni di Chiara, Cappia, Lasasso, Tissone, Delpizzen, Durando, Gaido e Perotto”.

postazione multimediale

belvedere

spazi esposiivi

L’iniziativa porta la firma del Comune di Traversella, del direttore Luca Del Piano e del Gruppo Mineralogico Valchiusella, ed è stata realizzata da Tecno Studio grazie a un finanziamento del PNRR, missione M1C3-C. “Siamo particolarmente orgogliosi – ha dichiarato il sindaco Marco Puglisi – di inaugurare il Museo delle Miniere accessibile e fruibile a tutti, anche a persone con disabilità. L’impegno è quello di rendere la cultura un bene condiviso, abbattendo barriere fisiche, cognitive e sensoriali, e di fare del Museo un punto di riferimento per lo sviluppo turistico, culturale, scientifico, ambientale ed educativo della Valchiusella e dell’intero Canavese”.

Il nuovo percorso espositivo accompagna i visitatori a ritroso nella storia estrattiva del sito: dall’edificio che un tempo era il silos di frantumazione si risalgono tre livelli, ciascuno dedicato a collezioni di minerali e attrezzature minerarie, fino a raggiungere un belvedere panoramico e attraversare il Torrente Bersella sulla vecchia rampa di caricamento dei minerali.

L’accessibilità è stata il fulcro del progetto. Sono stati realizzati un ascensore, una piattaforma inclinata e percorsi podotattili per consentire a persone con disabilità motorie, non vedenti e ipovedenti di muoversi in autonomia. Le tracce tattili sono integrate con TAG RFG che interagiscono con gli smartphone, collegati a un bastone elettronico che offre un’audioguida personalizzata lungo tutto il percorso. Una delle innovazioni più significative è la postazione IMMAGINA, che permette di toccare riproduzioni 3D di reperti accompagnate da descrizioni audio, disponibili anche in Lingua dei Segni Italiana (LIS). Tutti i contenuti multimediali sono accessibili anche tramite un nuovo sito web inclusivo e una Web App, con audio in italiano e inglese, scaricabili grazie a QR code distribuiti lungo il percorso.

Un patrimonio di storia millenaria

Il Museo delle Miniere sorge nel valloncello del Torrente Bersella, al limite settentrionale della Valchiusella, un territorio ricco di giacimenti minerari: ferro (magnetite e pirite), tungsteno (scheelite) e rame, oltre a silicati come granati, cloriti, epidoto e pirosseni, che rendono Traversella un sito celebre tra i mineralogisti.

Le prime testimonianze documentarie risalgono all’XI secolo, ma la leggenda fa risalire le origini ai Galli, mentre tracce minerarie nello sperone di Balma Bianca, consistenti in cunicoli stretti e bassi, sono attribuite ai Salassi. Lo storico romano Tito Livio racconta che il console Appio Claudio scese a patti con i Salassi e occupò le loro miniere, tra cui quelle di Brosso e Traversella, utilizzando ferro e rame per armare i presidi romani di Eporedia (Ivrea) e Augusta Praetoria (Aosta).

Nel Medioevo le miniere furono una risorsa economica fondamentale per la comunità, ma anche motivo di contese con i feudatari locali sui diritti di estrazione. Le gallerie, scavate senza un piano preciso, seguivano i filoni minerari provocando frequenti crolli e vittime. L’attività conobbe fasi alterne: negli ultimi decenni dell’Ottocento la concorrenza straniera costrinse a sospensioni, ma nel 1914 la concessione passò alle Ferriere Piemontesi, di proprietà della FIAT, che rilanciò l’estrazione, soprattutto durante il periodo autarchico degli anni Trenta. Negli anni Sessanta erano ancora attivi 30-35 minatori, ma nel 1971 l’attività fu definitivamente sospesa.

Per non disperdere questa memoria, era stato avviato un progetto ecomuseale con la Regione Piemonte, da cui nacque il Museo mineralogico e delle attrezzature della miniera di Traversella. La collezione oggi ospita una vasta gamma di minerali provenienti dal sito, dal quarzo alla scheelite, dalla calcite alla dolomite, dalla magnetite alla galena, fino a campioni di straordinaria bellezza come l’ametista e l’argento. Oggi, con il nuovo progetto, questi tesori diventano finalmente accessibili a tutti, in un percorso che intreccia storia, tecnologia e inclusione.

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