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25 Giugno 2025 - 23:05
Umberto Poli
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Data di inizio 04.07.2025 - 00:00
Data di fine 04.07.2025 - 00:00
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C’è chi dice che la musica sia un linguaggio universale. Ma a Ivrea c’è chi ha voluto fare di più: trasformarla in un abito da indossare insieme, cucito da mani piccole e grandi, note dopo nota, sogno dopo sogno.
Si chiama Orchestra Ensemble, ed è la prima orchestra intergenerazionale del territorio. Non un’orchestra qualunque, ma una costellazione viva di bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni, che suonano chitarre, ukulele, bassi, percussioni, che mettono in gioco la propria voce come uno strumento d’armonia e coraggio. Una visione nata da Umberto Poli, musicoterapeuta, musicista e docente, fondatore della scuola UP, realtà eporediese che da anni costruisce ponti sonori tra le persone, tra le età, tra le emozioni.
E adesso quel ponte arriva fino alla Reggia di Venaria. Venerdì 4 luglio alle ore 19, infatti, all’interno della rassegna Sere d’Estate promossa dalla Fondazione Piemonte dal Vivo, l’Orchestra Ensemble salirà sul palco dei Giardini della Reggia con il concerto “Suonare la luce, assemblare la voce”. Un titolo che è tutto un programma. Un gesto di bellezza, di costruzione, di ascolto reciproco.
Sarà l’esordio assoluto. E sarà, anche, la prima volta in cui le tre anime del progetto UP – Junior (6-7 anni), Plus (8-10 anni) e Big (11-14 anni) – si ritroveranno insieme, sullo stesso palco, a comporre un’unica orchestra, un unico cuore musicale. Una jam session dell’anima, potremmo dire. Perché sì, come spiega Umberto Poli, “jam” in inglese è marmellata, ma anche improvvisazione, mescolanza, libertà. È ciò che cerchiamo di fare ogni giorno: creare musica viva, spontanea, condivisa. Una musica che nasce da dentro e si espande fuori, senza confini, come un sorriso, come un abbraccio.
Al loro fianco, insegnanti d’eccezione: Gianfranco Nasso al contrabbasso, Ualtù Perego al charango, Enrico D’Amico al sassofono, Alessandro Candido alle percussioni. Tutti insieme, sotto la guida artistica della scuola UP, per un concerto che è omaggio all’opera “Assembly” dell’artista Marinella Senatore, e al tempo stesso manifesto di una scuola che insegna facendo, che educa emozionando.
La musica, in UP, non è solo esercizio o tecnica. È pratica di relazione. È corpo e respiro. È gioco e scoperta. I bambini imparano a suonare con altri bambini, non da soli davanti a uno spartito. Imparano che l’ukulele può dialogare con un bidone di plastica, che il basso può danzare con le maracas, che la voce può essere tamburo e carezza allo stesso tempo. Imparano a essere se stessi, in un’epoca in cui troppo spesso viene chiesto loro di diventare altro.
Umberto Poli
In un tempo in cui le città si fanno sorde, l’Orchestra Ensemble suona la sua luce. In un mondo in cui le generazioni si allontanano, i bambini e i ragazzi di Ivrea le assemblano, le intrecciano, le accordano in un canto comune. Il palco della Reggia di Venaria sarà per una sera la culla di questa armonia: non più un palcoscenico, ma un campo fiorito di note e sguardi.
La felicità è reale solo quando è condivisa, dicono. E venerdì 4 luglio quella felicità avrà volti e voci, avrà nomi e sogni, avrà il sapore dolce di una marmellata fatta in casa e il ritmo improvviso di una jam session senza spartito. Sarà la voce di un’intera comunità che ha imparato a crescere suonando insieme. Sarà Ivrea che fa sentire la propria voce. E suona forte.
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