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Cirié celebra 120 anni da Città: un abbraccio collettivo tra passato, presente e futuro

Un secolo e vent'anni di Cirié: tra memoria storica e slancio verso il futuro, la città celebra la sua identità con una giornata di festa e condivisione.

Cirié celebra 120 anni da Città: un abbraccio collettivo tra passato, presente e futuro

Cirié celebra 120 anni da Città: un abbraccio collettivo tra passato, presente e futuro

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C’era una volta un decreto reale. Era l’8 giugno 1905 quando Vittorio Emanuele III, Re d’Italia, appose la sua firma su un documento destinato a rimanere inciso nella memoria di una comunità intera: Cirié diventava ufficialmente “Città”. Un titolo solenne, carico di significato, che da quel momento avrebbe accompagnato – passo dopo passo – il cammino di crescita, identità e appartenenza dei ciriacesi.

Oggi, a distanza di 120 anni, la città si prepara a celebrare quell’atto fondativo con un’intera giornata di festa, domenica 8 giugno 2025, intrecciando la memoria storica con i valori della Repubblica, la bellezza delle tradizioni con lo slancio verso il domani. Una festa che profuma di gratitudine, orgoglio civico, emozione condivisa. Una festa che, simbolicamente e concretamente, appartiene a tutti.

Il cuore delle celebrazioni batterà nel Giardino all’Italiana di Palazzo D’Oria, a partire dalle ore 10.30, dove l’intera comunità si riunirà attorno alle sue istituzioni. I saluti ufficiali apriranno una mattinata carica di momenti significativi, accompagnati dalle note solenni della Società Filarmonica Devesina, colonna sonora di una giornata che sa già di storia.

Uno dei momenti più intensi sarà il saluto ai neo diciottenni: i ragazzi e le ragazze nati nel 2007 riceveranno dal Comune una copia della Costituzione Italiana e il Tricolore, come gesto simbolico ma potente di passaggio al mondo degli adulti, di accoglienza nella comunità dei cittadini responsabili. Un messaggio chiaro e limpido: il futuro inizia qui, tra le radici di una città che li accoglie con amore e fiducia.

Ma non finisce qui. L’Amministrazione omaggerà anche le associazioni e le realtà imprenditoriali che quest’anno celebrano anniversari importanti, e non mancheranno riconoscimenti ai giovani sportivi che si sono distinti per impegno e talento. Ogni premio, ogni stretta di mano, ogni sorriso sarà il segno tangibile di una comunità che si riconosce e si valorizza.

In un ideale ponte tra le generazioni, sarà il momento anche di rendere omaggio ai Sindaci di Cirié – o ai loro eredi – che si sono succeduti alla guida della città negli ultimi 80 anni. Un tributo doveroso a chi, con passione e dedizione, ha contribuito a costruire la Cirié di oggi, in un sentito omaggio promosso su invito della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale e del Comitato Resistenza e Costituzione per l’80° della Liberazione.

E come ogni grande compleanno che si rispetti, ci sarà anche un gesto rivolto al domani: la capsula del tempo. In un angolo speciale del Giardino di Palazzo D’Oria, sarà sotterrato un contenitore della memoria, dove i neo maggiorenni – e l’Amministrazione stessa – lasceranno pensieri scritti, fotografie, ricordi e messaggi simbolici destinati alla Cirié del futuro. Un atto poetico, collettivo, che racchiude un sogno: essere ricordati come generazione capace di custodire e tramandare il valore della comunità.

Alle emozioni si affiancherà anche l’arte, con l’inaugurazione della mostra fotografica “Cirié in foto” organizzata con cura dall’associazione Ars et Labor. Allestita nel Palazzetto adiacente il Giardino all’Italiana, l’esposizione è un viaggio nel tempo che si snoda tra dagherrotipi del Marchese Emanuele D’Oria, scatti di antiche vie cittadine e ritratti di volti indimenticabili. Una memoria visiva, viva, pulsante, aperta gratuitamente al pubblico ogni sabato e domenica fino al 3 agosto (orario 15-18).

E poi, quando il sole calerà dietro i tetti rossi di Cirié, sarà Piazza San Giovanni a risplendere di musica e allegria. Dalle 21.30, il palco sarà tutto per “Carletto e gli Impossibili”, che con la loro energia trascineranno grandi e piccoli in una festa danzante a cielo aperto, a partecipazione libera.

Una giornata per ricordare. Una giornata per celebrare. Ma soprattutto una giornata per dirsi, ancora una volta, comunità. Perché Cirié, 120 anni dopo quel decreto, continua a essere una città viva, fiera, piena di futuro. E il futuro – domenica 8 giugno – sarà lì, in ogni sguardo, in ogni nota, in ogni abbraccio. Come fosse il primo giorno.

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