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“Questa è anche casa vostra”: Rueglio dona la Costituzione ai rifugiati

"Rueglio celebra il Primo Festival della Costituzione: un evento di inclusione e memoria per costruire un futuro di speranza e convivenza."

Rueglio celebra la Costituzione con un festival tra memoria, rifugiati e canti popolari

La Costituzione

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In un’Italia spesso distratta, che dimentica facilmente le sue radici, il piccolo comune di Rueglio, in Valchiusella, decide di fermarsi. Fermarsi per guardarsi dentro. E per ricordare. Lo fa il 2 giugno, non con fuochi d’artificio o discorsi altisonanti, ma con il cuore. E lo fa aprendo le porte a chi ha perso tutto. A chi ha attraversato mari e deserti. A chi fugge dalle bombe, dalla fame, dalla paura. Lo fa nel nome della Costituzione, quella vera, quella nata dalla lotta, dalla sofferenza, dalla speranza.

Nasce così il Primo Festival della Costituzione, che si terrà nel Salone “Ezio Alberton”, in via della Gora. Un appuntamento che non è solo un evento, ma un abbraccio collettivo. Un gesto di amore civile.

Alle ore 17, i volontari dell’ANPI introdurranno i presenti alla lettura della nostra Costituzione. Ma stavolta non sarà una fredda elencazione di articoli: sarà un racconto, una dichiarazione d’amore per la giustizia, la libertà, la solidarietà. A dare voce alla bellezza delle parole sarà anche Roberto Benigni, con uno dei suoi celebri filmati-commento, capaci di far vibrare l’anima e far sorridere con le lacrime agli occhi.

Poi, il momento più intenso. Quello che resterà impresso. Il Sindaco di Rueglio consegnerà ad alcuni rifugiati accolti nel paese e nel Canavese una copia della Costituzione italiana, tradotta in francese e inglese. Un gesto che vale più di mille discorsi. Perché dire a chi ha perso casa, patria e identità: “Questa è anche la tua legge. Questo è anche il tuo Paese. Qui, tu hai diritto alla dignità”… significa restituire speranza. Significa costruire un futuro. Significa essere umani.

Volti diversi, lingue diverse, storie diverse. Ma una sola Costituzione. Quella che tutela chi è debole, chi è povero, chi è straniero. Quella che non fa differenze di razza, sesso, religione. Quella che dice: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo”. Diritti. Non privilegi. Non concessioni.

A seguire, dibattito e canti del Coro Bajolese, che sapranno unire le emozioni con le note di un’Italia che resiste, che canta, che accoglie. Che ricorda chi siamo stati per scegliere chi vogliamo diventare.

E poi, alle 20, una pastasciutta condivisa al Bar Ristorante Americano. Non una cena qualsiasi, ma la “pastasciutta della Costituzione”, che evoca le tavolate del 25 luglio 1943, quando la gente scese in piazza per festeggiare la caduta del fascismo cucinando per tutti. Anche stavolta, si mangerà insieme. Italiani e rifugiati. Anziani partigiani e giovani venuti da lontano. A tavola non ci saranno “noi” e “loro”: ci sarà solo una comunità, che sceglie la pace invece della paura. La convivenza invece del sospetto. La Costituzione invece dell’indifferenza.

Per partecipare alla cena, è consigliata la prenotazione al 3470685219.

Rueglio, il 2 giugno, ricorda che essere italiani non è solo un fatto di nascita. È un modo di stare al mondo. È scegliere, ogni giorno, da che parte stare.

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