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Le Radici del Coraggio: una settimana di eventi per dire basta alla violenza di genere

Teatro, incontri e formazione: il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con iniziative aperte al pubblico e appuntamenti di formazione per professionisti del settore socio-sanitario

Alda Piera Pastore e Marcello Giove

Alda Piera Pastore e Marcello Giove

Dettagli evento

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, l’ASL TO4 dà il via alla terza edizione della rassegna "Le Radici del Coraggio", una manifestazione che offre al pubblico eventi culturali e formativi, con l’obiettivo di sensibilizzare e mobilitare la cittadinanza e formare professionisti sul tema della violenza di genere. Dal 21 al 28 novembre, Ivrea e i comuni della zona saranno animati da una serie di iniziative che spaziano dal teatro, con spettacoli emotivamente intensi, a incontri formativi su argomenti come il consenso e l'importanza del supporto psicologico per le vittime di violenza.

Organizzata dalla rete aziendale ASL TO4 contro la violenza di genere, di cui sono referenti Fabrizio Bogliatto, Direttore del Dipartimento Materno Infantile, e Alda Piera Pastore, psicologa e responsabile dell’Area Ciclo di Vita del Servizio di Psicologia Salute Adulti, la rassegna vede la collaborazione del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università di Torino (sede di Ivrea), della rete didattica TO4, del Comune di Ivrea e di diverse associazioni del territorio.

Il progetto rappresenta un’occasione per costruire una rete sempre più ampia e integrata di sensibilizzazione e prevenzione, affinché la lotta alla violenza sulle donne diventi un impegno quotidiano e collettivo.

Un calendario ricco di appuntamenti: dall’educazione al consenso agli spettacoli teatrali

Il programma della rassegna è variegato e si articola in una settimana di eventi distribuiti tra Ivrea e i comuni limitrofi. La manifestazione si apre giovedì 21 novembre con un evento presso l’Officina H di Ivrea intitolato "Parole d’altro genere. Mappe sulla pari dignità", in cui le attrici Monica Morini e Annamaria Gozzi del TeatrO dell’Orsa APS di Reggio Emilia guideranno un dialogo aperto con gli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica, discutendo il tema della parità di genere e del rispetto reciproco. Un appuntamento che segna l’inizio di un percorso formativo per i giovani, volto a promuovere una cultura della non violenza e della pari dignità.

Il giorno successivo, venerdì 22 novembre, l’attenzione si sposta sul Teatro Civico Giacosa di Ivrea, dove andrà in scena lo spettacolo "NUDI, le ombre della violenza sulle donne". Scritto e interpretato da Bernardino Bonzani e Monica Morini, con video di Alessandro Scillitani e drammaturgia di Annamaria Gozzi, questo spettacolo rappresenta un grido di denuncia e di speranza. Sul palco, un uomo e una donna si alternano nel racconto delle esperienze vissute dalle vittime di violenza, in un contesto scenico volutamente minimale per mettere a nudo la cruda realtà della violenza. Lo spettacolo è aperto alla cittadinanza con ingresso a offerta libera fino a esaurimento posti.

Il 25 novembre: un’intera giornata dedicata alla formazione sul tema del consenso

Il momento centrale della rassegna è rappresentato dal convegno del 25 novembre dal titolo "Il consenso nell’amore e nella cura", che si terrà presso l’Officina H di Ivrea. Destinato principalmente agli operatori sanitari, assistenti sociali e agli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica, questo evento formativo si pone l’obiettivo di affrontare il tema del consenso in tutte le sue sfaccettature, dal campo medico-legale alla dimensione psicologica e sociale. Come spiega la dott.ssa Pastore, “Il consenso è un concetto fondamentale, specialmente in situazioni di violenza, dove troppo spesso viene negato o manipolato a scapito della vittima”.

Il convegno analizzerà diversi aspetti legati alla gestione sanitaria e sociale del consenso, con interventi di esperti come il dott. Bogliatto e la dott.ssa Paola Castagna, dirigente medico in Ginecologia e Ostetricia presso l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino. Saranno inoltre presenti psicologi e avvocati esperti in violenza di genere, che illustreranno come il consenso, oltre a essere un diritto, rappresenti una scelta terapeutica ed etica che restituisce integrità, dignità e rispetto alle vittime. Tra gli argomenti trattati, ci saranno anche l’importanza della prevenzione nelle scuole e l'educazione al consenso come forma di tutela per le generazioni future.

Eventi paralleli: quando la cultura diventa uno strumento di sensibilizzazione

Accanto agli appuntamenti principali, il calendario offre una serie di eventi paralleli che coinvolgeranno i cittadini in diverse attività simboliche e culturali. A Chiaverano verrà inaugurata la Panchina Rossa, un simbolo visibile e permanente della lotta alla violenza contro le donne, mentre le panetterie di Ciriè distribuiranno buste di pane con messaggi contro la violenza, per sensibilizzare le persone durante gesti quotidiani.

A Ivrea sarà allestita la mostra itinerante "Il Viaggio delle Scarpette Rosse", una collezione di scarpe in ceramica realizzate da artisti locali, simbolo del cammino doloroso che molte donne affrontano per uscire da situazioni di abuso. Il Comune di Montanaro, invece, ospiterà l’evento "Anche per noi c'è ancora domani", un aperitivo musicale e conferenza che, insieme a una fiaccolata, sarà un momento di riflessione e di comunità.

Numeri utili e supporto: una rete di aiuto per le vittime di violenza

Una rassegna nata non solo per sensibilizzare il pubblico ma per offrire anche informazioni fondamentali sui numeri utili per chi vive situazioni di violenza. I contatti dei principali servizi di emergenza, come il 1522 (numero nazionale antiviolenza e stalking), insieme a quelli dei centri antiviolenza locali e dei servizi sociali ospedalieri, sono strumenti essenziali per supportare chi ha bisogno di aiuto immediato. Questi numeri rappresentano un appiglio concreto per le donne che si trovano in difficoltà e che, grazie alla rete di assistenza e alla collaborazione tra ASL TO4 e le associazioni del territorio, possono trovare una via d'uscita e ricevere il sostegno necessario.

Nessuna donna è sola, questo il messaggio.

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