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“L’ufficiale in bicicletta”: la memoria di una staffetta partigiana arriva in biblioteca

Il romanzo di Bertolo e Testori al centro di un pomeriggio di memoria condivisa

“L’ufficiale in bicicletta”

“L’ufficiale in bicicletta”: la memoria di una staffetta partigiana arriva in biblioteca

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La memoria torna a parlare a Gassino Torinese. E questa volta lo fa con una voce diretta, familiare, capace di attraversare il tempo e riportare in superficie ciò che la storia rischia di smussare. Sabato 22 novembre, alla Biblioteca Civica di via Don Camillo Ferrero, la rassegna “La staffetta delle storie – Donne protagoniste della memoria” ospiterà la presentazione del romanzo “L’ufficiale in bicicletta” di Bruna Bertolo e Ornella Testori, un libro che ricuce il filo delle vicende partigiane attraverso la vita di una donna che pedalava non solo per spostarsi, ma per portare ordini, informazioni, speranze.

L’incontro inizierà alle 17 nella Sala Primo Levi, e promette di essere molto più che una semplice presentazione letteraria. Al centro ci sarà infatti la testimonianza della figlia di una staffetta partigiana, chiamata a raccontare ricordi, aneddoti, dettagli domestici e frammenti di quotidianità che sfuggono ai saggi storici, ma che danno sostanza al vissuto delle donne che operarono nella Resistenza piemontese. Una memoria non filtrata, che arriva direttamente dalla fonte, trasformando un pomeriggio culturale in un passaggio di consegne tra generazioni.

Il romanzo, scritto da Bertolo e Testori, è già stato apprezzato per il suo equilibrio tra rigore e narrazione, per la capacità di fondere episodi documentati e ricostruzione narrativa. La rassegna gassinese lo colloca all’interno di un percorso tematico più ampio, che vuole restituire spazio alle donne che hanno avuto un ruolo fondamentale nella lotta di liberazione, spesso lasciate ai margini dei manuali e delle celebrazioni ufficiali.

La figura della staffetta partigiana, in particolare, è una delle più complesse e meno celebrate: senza armi, spesso giovanissime, mettevano a rischio la propria vita ogni giorno portando messaggi, coordinando spostamenti, sostenendo i gruppi di combattenti. Il romanzo e l’incontro fungeranno da lente di ingrandimento su quel ruolo silenzioso ma decisivo, e sugli effetti che quelle scelte coraggiose hanno avuto all’interno delle famiglie.

L’evento è a ingresso gratuito, un invito aperto alla comunità a partecipare, ascoltare, ricordare. Perché la memoria non è mai un racconto fermo: cambia, si trasforma, chiede di essere trasmessa. E Gassino sceglie di farlo attraverso una rassegna che mette al centro le storie e le voci delle donne, mostrando come il passato possa ancora parlare con forza al presente.

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