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15 Ottobre 2025 - 19:36
Roberto Battegazzorre
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Data di inizio 31.10.2025 - 00:00
Data di fine 31.10.2025 - 00:00
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Venerdì 31 ottobre 2025, alle ore 18.00, si terrà in collegamento Zoom dall’Università La Sapienza di Roma un incontro-dibattito dal titolo “Il complesso militare-digitale. Big Tech, guerra e sgretolamento della democrazia”, con Dario Guarascio, professore associato di Economia e Politiche dell’Innovazione presso il Dipartimento di Economia e Diritto dell’ateneo romano.
L’incontro offrirà l’occasione per una riflessione urgente e lucida su uno dei temi più controversi e inquietanti del nostro tempo: il potere concentrato delle grandi piattaforme tecnologiche e il loro legame sempre più stretto con gli apparati militari e di sicurezza.
Trent’anni fa, internet sembrava una promessa di libertà: un orizzonte sconfinato di conoscenza, opportunità e prosperità condivisa. Oggi, invece, il sogno libertario del web si è trasformato in una macchina di controllo globale. Le Big Tech statunitensi — da Google a Meta, da Amazon a Microsoft — e le loro controparti cinesi, come Alibaba, Baidu e Tencent, dominano l’economia mondiale. Il loro valore complessivo supera ormai il PIL dell’Unione Europea, una cifra che da sola racconta lo squilibrio di potere tra Stati e colossi digitali.
Le istituzioni politiche, incapaci o riluttanti a contenere questa egemonia, hanno tentato regolamentazioni poi naufragate o inefficaci. Nel frattempo, la concentrazione di potere economico e tecnologico ha alimentato diseguaglianze, impoverimento e instabilità geopolitica.
Come spiegherà Guarascio, alla base di questa nuova architettura di potere si nasconde un “complesso militare-digitale”: una sinistra alleanza tra le piattaforme globali e gli apparati militari statali. Il cyberspazio, nato come spazio di libertà, è diventato campo di battaglia per il controllo dell’informazione, della sicurezza e delle economie nazionali.
Le tecnologie digitali, lungi dall’essere strumenti neutri di progresso, si rivelano oggi armi geopolitiche: chi le controlla, controlla il mondo. E la dipendenza delle società democratiche dalle infrastrutture delle Big Tech — dai server ai sistemi di intelligenza artificiale, fino alle reti di comunicazione — segna una nuova forma di subordinazione, dove la sovranità dei cittadini e degli Stati è messa in discussione.
Il dibattito, a partire dal saggio di Guarascio “Il complesso militare digitale” (Laterza, 2025), inviterà a riflettere sulla necessità di democratizzare la tecnologia, restituendo ai cittadini e alle istituzioni il controllo su strumenti che condizionano ormai ogni aspetto della vita sociale, economica e politica.
La rete ci aveva promesso libertà. Ci ha consegnato un algoritmo. Ora sta a noi riscrivere le regole del gioco.
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